Aristotele, Induzione e deduzione (analitici secondi)

Nella conoscenza sono importanti sia il processo induttivo, che parte dalle sensazioni e tende all’universale, sia il processo deduttivo, che segue il procedimento inverso e si fonda sulla dimostrazione.

 

Analitici secondi, 81a 40-81b 9

 

         [81a] [...] noi impariamo o per induzione, o mediante dimostrazione. Orbene, la dimostrazione parte [81b] da proposizioni universali, mentre l’induzione si fonda su proposizioni particolari; non è tuttavia possibile cogliere le proposizioni universali, se non attraverso l’induzione, poiché anche le nozioni ottenute per astrazione saranno rese note mediante l’induzione, quando cioè si provi che alcune determinazioni appartengono ad un singolo genere in quanto tale, sebbene non risultino separabili dagli oggetti della sensazione. D’altro canto, è impossibile che chi non possiede sensazione venga guidato induttivamente. La sensazione si rivolge infatti agli oggetti singolari: in tal caso, non è possibile acquistare la scienza di questi oggetti, dato che da proposizioni universali non la si può trarre senza induzione, e che mediante l’induzione non la si può raggiungere senza la sensazione.

(Aristotele, Opere, vol. I, Laterza, Bari, 1973, pagg. 300-301)