ADORNO, LA GUERRA E' UN AFFARE

Che la guerra sia diventata un affare lo dismostra il fatto che alla menzione generica del corpo d'armata si sostituisce, nella moderna società della tecnica, il nome della ditta che fabbrica gli aerei...

33. Fuori tiro. Nelle comunicazioni relative ad attacchi aerei mancano di rado i nomi delle ditte che hanno fabbricato gli apparecchi: Focke-Wulff, Heinkel, Lancaster appaiono al posto dei corazzieri, ulani ed ussari di una volta. Il meccanismo della riproduzione della vita, del suo assoggettamento e della sua distruzione, è immediatamente lo stesso, e quindi industria, stato e rèclame vengono fusi insieme. Il vecchio paradosso di liberali scettici, "la guerra è un affare", si è realizzato: il potere statale ha rinunciato persino allapparenza dell'indipendenza dall'interesse particolare e si pone ormai anche ideologicamente - poiché di fatto lo fu sempre - al suo servizio. Ogni menzione elogiativa della grande ditta in occasione della distruzione di una città contribuisce a farle il buon nome grazie al quale otterrà poi i migliori incarichi al momento della ricostruzione".

(Th. W. Adorno, Minima Moralia (meditazioni della vita offesa), Torino, Einaudi, 1994, p. 53, traduzione di Renato Solmi)