ADORNO, LA GUERRA SENZA ODIO

La perfetta disumanità della guerra teconologica.

33 [...] Documentario settimanale al cinema: l'invasione delle Marianne, tra cui Guam. Non si ha l'impressione di assistere a combattimenti, ma a lavori di costruzione stradale e scoppi di mine, intrapresi con centuplicata violenza; o ad azioni di affumicamento, allo sterminio di insetti nocivi su scala tellurica. Le operazioni vengono eseguite finché non cresce più filo d'erba. Il nemico funge da paziente e da cadavere: come gli ebrei sotto il fascismo, non costituisce che l'oggetto di misure tecnico-amministrative; e se si difende, la sua reazione ha lo stesso carattere. Il diabolico, in tutto ciò, è che, in certo qual modo, si richiede più iniziativa che nella guerra vecchio stile, e che, per così dire, occorre tutta l'energia del soggetto per realizzare l'assoluta impersonalità. La perfetta inumanità è la realizzazione del sogno umano di Edward Grey: la guerra senza odio.

(Th. W. Adorno, Minima Moralia (meditazioni della vita offesa), Torino, Einaudi, 1994, p. 56, traduzione di Renato Solmi)