Bacon, La Casa di Salomone

Ne La nuova Atlantide – che viene spesso inserita fra le opere utopiche ed accostata all’Utopia di Thomas More e alla Città del Sole di Campanella – F. Bacone immagina che un gruppo di naviganti, spinti da condizioni atmosferiche avverse, siano sbarcati sulla misteriosa isola di Bensalem (una nuova Betlemme?), su cui incontrano un Padre della “Casa di Salomone”, che racconta di una società di dòtti, tutta dedita al miglioramento delle condizioni dell’umanità attraverso la conoscenza scientifica e la tecnica, per la realizzazione di un sempre piú ampio dominio dell’uomo sulla natura.

F. Bacon, La nuova Atlantide

Tre giorni dopo Joabim tornò a farmi visita e mi disse:

“Siete davvero fortunati! Il Padre della Casa di Salomone, avvertito della vostra presenza in città, mi ha ordinato di riferirvi che vuole ammettervi tutti alla sua presenza e che desidera avere una conversazione privata con uno di voi che voi stessi sceglierete: per questa udienza egli ha fissato le ore antimeridiane di dopodomani per potervi impartire la sua benedizione”.

Ci presentammo tutti al giorno e all’ora stabiliti. Io stesso ero stato scelto dai miei compagni per il colloquio privato. Trovammo il Padre in una bellissima camera riccamente tappezzata il cui pavimento era coperto da un tappeto. Egli sedeva sopra una poltrona bassa, non sollevata da terra da nessun gradino e riccamente adornata. Sopra di lui era un ricco baldacchino di seta azzurra ricamata. Vestiva lo stesso abito che gli avevamo visto sulla portantina ma, invece della toga, aveva un mantello e un cappuccio, entrambi di un bel panno nero, fermati intorno alle spalle.

Nessuno era con lui ad eccezione di due giovani paggi, elegantemente vestiti di bianco posti di qua e di là dal trono. Entrando, come ci era stato insegnato, ci inchinammo profondamente e quando fummo giunti vicino alla sua poltrona egli si levò in piedi levando alta la sua mano nuda in atto di benedizione. Ad uno ad uno ci piegammo a baciare la sua stola. Poi gli altri compagni si ritirarono e io rimasi solo con lui. Il Padre fece cenno ai paggi di allontanarsi dalla stanza e dopo avermi invitato a sedere accanto a lui cosí mi parlò esprimendosi in spagnuolo:

“Dio ti benedica, figlio mio. Io ti darò la gemma piú preziosa che possiedo: ti svelerò infatti, per amore di Dio e degli uomini, la vera organizzazione della Casa di Salomone. E per fartela conoscere, figlio mio, seguirò quest’ordine: in primo luogo ti rivelerò il fine della nostra istituzione; in secondo luogo i mezzi e gli strumenti che possediamo per i nostri lavori; in terzo luogo i diversi impieghi e funzioni assegnati a ciascuno dei nostri fratelli; in quarto luogo infine le norme e i riti che osserviamo.

“Fine della nostra istituzione è la conoscenza delle cause e dei segreti movimenti delle cose allo scopo di allargare i confini del potere umano verso la realizzazione di ogni possibile obiettivo.

“I mezzi e gli strumenti sono i seguenti: abbiamo ampie caverne piú o meno profonde, le piú profonde delle quali si addentrano nella terra fino a seicento cubiti. Alcune di esse sono state scavate sotto alte colline o montagne, cosicché, se si somma l’altezza della collina e la profondità della caverna, si arriva (in alcuni casi) a circa tre miglia di profondità. Abbiamo scoperto infatti che la profondità di una collina e la profondità di una caverna dalla superficie si equivalgono giacché entrambe sono ugualmente remote dal sole, dai raggi celesti e dall’aria aperta. Chiamiamo queste caverne “regioni inferiori” e ce ne serviamo per esperienze di coagulazione, indurimento, refrigerazione e conservazione dei corpi. Ne usiamo anche, a imitazione delle miniere naturali, per la produzione di nuovi metalli artificiali mediante la combinazione di vari materiali ivi giacenti da moltissimi anni. Ma ti stupirà molto sapere che usiamo talvolta queste caverne anche per la cura di certe malattie e per esperienze sul prolungamento della vita che facciamo su alcuni eremiti che hanno scelto di vivere laggiú. Essi, ben provvisti di tutto il necessario, vivono infatti molto a lungo e da loro noi apprendiamo anche molte cose.

“Abbiamo anche fosse scavate in terre di diversa natura dove poniamo diverse specie di cementi, come fanno i cinesi con le loro porcellane. E come i cinesi anche noi abbiamo porcellane, ma in maggior varietà e alcune molto pregiate. Siamo provvisti anche di ogni sorta di concimi e di limo per rendere ferace la terra.

“Possediamo inoltre alte torri, la piú alta delle quali misura un mezzo miglio. Alcune di esse sorgono su alte montagne cosicché, sommando l’altezza della torre con quella della montagna, si raggiunge, nella torre piú alta, l’altezza dei tre miglia. Chiamiamo questi posti “regioni superiori”, considerando l’aria compresa fra le regioni alte e le basse come “regione intermedia”. Ci serviamo di queste torri, in relazione alle loro diverse altezze e posizioni, per esperimenti di insolazione, di refrigerazione e di conservazione e per l’osservazione dei fenomeni atmosferici come i venti, le piogge, la neve, la grandine e i meteoriti ignei. Anche su qualcuna di queste torri vivono degli eremiti che visitiamo ogni tanto istruendoli sulle osservazioni che debbono compiere.

“Disponiamo anche di grandi laghi d’acqua dolce e di acqua salata per l’allevamento di pesci e di uccelli acquatici. Ce ne serviamo anche per la macerazione di alcuni corpi naturali: e troviamo una grande differenza nei processi delle sostanze seppellite sotto terra o esposte all’aria o immerse nell’acqua. Abbiamo anche stagni in alcuni dei quali purifichiamo l’acqua dal sale, e altri nei quali artificialmente trasformiamo l’acqua dolce in salata. Abbiamo scogli in mezzo al mare e argini costruiti sulle spiagge per alcuni esperimenti nei quali si richiedono l’aria e il vapore del mare. Possediamo inoltre impetuose cascate e cateratte di cui ci serviamo per produrre forza motrice e abbiamo macchine per moltiplicare e accrescere la forza dei venti.

“Siamo provvisti anche di un buon numero di pozzi e sorgenti artificiali fatte a imitazione delle sorgenti naturali e di vasche contenenti vetriolo, zolfo, acciaio, rame, piombo, salnitro e altri minerali. Abbiamo inoltre piccoli pozzi, per l’infusione di molte sostanze, nei quali l’acqua sprigiona la sua virtú piú rapidamente e meglio che nei vasi e nelle bacinelle. Fra le altre abbiamo un’acqua che chiamiamo “acqua del paradiso” perché, in relazione alle nostre operazioni su di essa, è davvero sorprendente per la salute e il prolungamento della vita.

“Abbiamo anche case grandi e spaziose, dove imitiamo e riproduciamo i fenomeni metereologici, come la neve, la grandine, la pioggia, le piogge artificiali di corpi non acquosi, i tuoni, e i fulmini. In queste case sperimentiamo anche la generazione aerea di animali come le rane, le mosche e molti altri.

“Disponiamo anche di alcune stanze che chiamiamo camere di salute dove condizioniamo l’aria per renderla salubre e adatta alla cura di varie malattie e alla conservazione della salute.

“Possediamo inoltre bagni belli e spaziosi, con diverse qualità di acque, per la cura delle malattie e per ristorare il corpo umano dall’eccessiva aridità, e altri per il rinvigorimento dei muscoli, degli organi vitali e della stella linfa e sostanza del corpo.

“Abbiamo costruito poi grandi frutteti e giardini dalle diverse colture, nei quali non guardiamo tanto alla bellezza quanto alla varietà del terreno e alla sua idoneità alla coltivazione di piante ed erbe diverse: in alcuni di essi, molto spaziosi, crescono, oltre ai vigneti, alberi e arbusti fruttiferi con i quali prepariamo diversi tipi di bevande. Qui pratichiamo una serie di esperimenti di innesti e inoculazioni, sia su piante selvatiche sia su piante da frutta, e otteniamo importanti risultati. In questi stessi frutteti e giardini facciamo nascere artificialmente piante e fiori piú presto o piú tardi della stagione in cui esse nascerebbero naturalmente e li facciamo fiorire e fruttificare piú rapidamente del normale. Siamo in grado anche di ottenere piante molto piú grandi delle normali, e i frutti di queste piante sono piú grandi, piú dolci e differenti di gusto, profumo, colore e forma dagli altri della specie originaria. E molti di questi frutti cosí trattati acquistano virtú medicinali.

“Conosciamo anche dei sistemi per far nascere, mediante combinazioni di terreni, varie piante senza semi, per produrre nuove specie di piante diverse dalle comuni e infine per trasformare una pianta in un’altra.

“Disponiamo anche di parchi e di recinti per animali e uccelli di ogni tipo, i quali ci servono non tanto come spettacolo curioso, quanto per esperimenti di dissezione, mediante i quali gettiamo luce sugli studi intorno al corpo umano. In questo campo abbiamo raggiunto straordinari risultati, come la continuazione della vita quando diversi organi, che voi considerate vitali, sono morti o asportati, la resurrezione dei corpi che all’apparenza sembrano morti e cosí via. Esperimentiamo anche su di essi veleni e medicinali e li sottoponiamo a cure mediche e a esperimenti chirurgici. Riusciamo a renderli artificialmente piú grossi o piú alti degli altri membri della loro specie, o viceversa piú piccoli, arrestando il loro sviluppo. Li rendiamo piú fecondi e prolifici del normale oppure sterili e infecondi. Possiamo variarne il colore, la forma, le attività. Riusciamo a fare incroci e accoppiamenti diversi che generano nuove specie, e non sono infecondi come reputa l’opinione comune. Otteniamo numerose specie di serpenti, vermi, insetti e pesci da sostanze in putrefazione e alcuni di questi animali sono arrivati a essere creature perfette come gli animali e gli uccelli: provvisti di sesso e capaci di propagarsi. E nulla di tutto ciò avviene per caso giacché sappiamo in antecedenza quale specie di creatura nascerò da una determinata materia o incrocio.

“Abbiamo inoltre speciali stagni nei quali facciamo sui pesci gli stessi esperimenti di cui ho parlato poc’anzi a proposito degli animali e degli uccelli.

“Possediamo altri luoghi per la generazione e per l’allevamento di quelle specie di vermi e di insetti che hanno una speciale utilità come per esempio i vostri bachi da seta e le api.

“Non vi tratterò a lungo parlandovi delle nostre fabbriche di birra, dei forni e delle cucine dove vengono confezionate bevande, pani e cibi rari e di speciali effetti. Facciamo vini con l’uva e bevande con succhi di frutta e con la fermentazione di semi e di radici, oppure con miscele di miele, zucchero, manna e frutta essiccata e bollita, oppure con resina e con la polpa delle canne. Queste bevande si possono conservare per parecchi anni, alcune fino a quaranta. Abbiamo anche bevande ottenuto mediante la fermentazione di erbe, di radici e di spezie: alcune contengono anche carni, soprattutto carne bianca, in modo che esse sono contemporaneamente cibo e bevanda, specialmente adatte alle persone anziane che possono viverne con poco o nessun aiuto di carne e di pane. Ma soprattutto cerchiamo di ottenere bevande composte di particelle facilmente assimilabili dal corpo senza dolore, bruciore o corrosione. Alcune di esse, poste sul dorso della mano, penetrano rapidamente fino alla palma pur essendo di sapore gradevole alla bocca. Trattiamo anche le acque in modo tale da renderle nutrienti e cosí piacevoli che molti non usano altra bevanda. Abbiamo pane confezionato con varie specie di grano, di radici e di ghiande e perfino con carne e con pesce essiccato, con vari tipi di lieviti e condimenti in modo da renderlo al massimo grado appetitoso; alcuni di questi pani sono cosí nutrienti che molti vivono solo di essi senza bisogno di alcun altro cibo e raggiungono età assai avanzate. Le carni poi, con processi di battitura, rendiamo cosí tenere e delicate, che esse, senza essere affatto corrotte, possono essere digerite da uno stomaco debole con la stessa facilità con cui uno stomaco forte può assimilare carni diversamente preparate. Abbiamo poi carni, pani e bevande che rendono l’uomo capace di sostenere lunghi digiuni e altri cibi che rendono il corpo umano piú forte e resistente e gli danno una robustezza assai superiore a quella naturale.

“Possediamo inoltre dispensari o negozi di medicine. E potrai facilmente comprendere come, dato che abbiamo una varietà di piante e di creature molto maggiore di quella che voi avete in Europa (conosciamo perfettamente quelle che possedete), sia molto piú grande la varietà che possediamo di medicamenti, di droghe e di ingredienti per la composizione delle medicine. Abbiamo medicine di diversa stagionatura e che hanno a lungo fermentato, e, per la loro preparazione, ci valiamo non solo di ogni sistema di perfetta distillazione e separazione, per mezzo di un moderato calore e di passaggi attraverso diversi filtri e attraverso sostanze solide, ma usiamo anche forme di composizione tali che le sostanze si incorporano perfettamente l’una con l’altra come se fossero elementi semplici e naturali.

“Conosciamo anche diverse arti meccaniche a voi ignote e, con esse otteniamo prodotti come carte, tela, seta, tessuti, eleganti lavori realizzati con lucenti piume, ottime tinture e molti altri prodotti. Abbiamo anche magazzini sia per i prodotti che non sono di uso pubblico fra noi sia per quelli che lo sono. Devi sapere infatti che molti dei prodotti ora enumerati vengono comunemente usati in tutto il regno, mentre altri, che derivano anch’essi dalla nostra invenzione, sono conservati come modelli ed esemplari.

“Disponiamo inoltre di forni di  ogni tipo capaci di produrre la piú grande diversità di calore: violento e rapido, forte e costante, tiepido e dolce, impetuoso, tranquillo, umido, secco e cosí via. Ma soprattutto abbiamo colori che, a imitazione del calore del sole e di quello dei corpi celesti, variano di intensità, come attraverso orbite e cicli ricorrenti, con i quali siamo in grado di produrre effetti ammirevoli. Usiamo anche del calore del letame, di quello dell’interno dei corpi viventi, di quello del loro sangue e del loro corpo, o di quello del fieno o dell’erba in fermentazione o della calce viva e cosí via. Possediamo anche strumenti che generano calore soltanto con il movimento, luoghi adatti per forti insolazioni e sotterranei che producono calore naturalmente o artificialmente. Di questi diversi calori usiamo a seconda della natura degli esperimenti da noi avviati.

“Abbiamo costruito anche gabinetti ottici nei quali facciamo esperimenti relativi alla luce, alle radiazioni e ai colori: da corpi incolori e trasparenti riusciamo a derivare i piú svariati colori, non fusi come nell’arcobaleno (come avviene nel caso delle gemme e dei prismi), ma ognuno di essi singolarmente. Siamo in grado di moltiplicare la potenza della luce, di portarla a grande distanza, di renderla cosí viva da poter discernere punti e linee piccolissimi. Riusciamo a colorare la luce e a compiere ogni sorta di inganni e illusioni ottiche nelle figure, grandezze, movimenti e colori e a proiettare ogni genere di ombre. Abbiamo sistemi, a voi ancora sconosciuti, per produrre da corpi diversi una originaria sorgente di luce. Ci siamo procurati mezzi per vedere gli oggetti lontani nel cielo e nei luoghi piú remoti e per fare apparire lontane cose vicine e viceversa, come costruendo distanze fittizie. Possediamo anche aiuti per la vista assai migliori delle vostre lenti e dei vostri occhiali. Abbiamo lenti e strumenti per vedere perfettamente e distintamente i corpi piú minuti, come le forme e i colori di piccoli insetti o vermi, la grana o le venature nelle gemme, la composizione dell’urina e del sangue, altrimenti invisibili. Sappiamo produrre arcobaleni artificiali, aloni, circoli luminosi e ogni specie di riflessi, rifrazioni e moltiplicazioni degli oggetti.

 “Possediamo anche pietre preziose di ogni specie, molte di grande bellezza e a voi sconosciute, e cristalli, e vetri di ogni genere dei quali alcuni sono fatti di metalli vetrificati o con altri materiali diversi da quelli che voi usate per la fabbricazione del vetro. Possediamo un gran numero di fossili e di minerali imperfetti che voi non avete e inoltre calamite dalle virtú prodigiose e altre rare pietre sia naturali sia artificiali.

“Abbiamo costruito anche “Case dei suoni” dove facciamo esperimenti e dimostrazioni su tutti i suoni e sulla loro generazione. Conosciamo armonie a voi sconosciute di quarti di toni e di passaggi ancora minori. Abbiamo diversi strumenti musicali a voi ignoti alcuni dei quali suonano piú dolcemente dei vostri e anche campane e suonerie dal suono dolce e delicato. Sappiamo rendere forti e profondi suoni lievi e attenuare quelli forti, e riusciamo a produrre tremolii e vibrazioni in un suono originariamente continuo. Imitiamo e riproduciamo tutti i suoni articolati, le lettere, le voci e le note degli animali e degli uccelli. Abbiamo strumenti che, applicati all’orecchio, rafforzano l’udito, e anche diversi echi strani e artificiali che ripetono le voci varie volte come ripercuotendosi. Alcuni di questi echi respingono le voci piú forti e acute; altri piú profonde; mentre altri ancora le rimandano diverse nel tono e nel timbro. Possiamo infine trasmettere i suoni a distanza mediante tubi e condotti che corrono rettilinei o tortuosamente.

“Abbiamo poi le “Case dei profumi” nelle quali compiamo esperimenti sul gusto e ove riusciamo (cosa molto strana a credersi) a moltiplicare gli odori. Riusciamo a imitare i profumi traendoli da misture diverse da quelle che li producono abitualmente. Possiamo imitare i sapori cosí perfettamente da poter ingannare il gusto di qualunque uomo. In questa casa vi è anche un reparto dolciario dove fabbrichiamo cibi, dolci, bevande, liquidi, vini pregiati, latte, brodi e insalate in una varietà molto maggiore della vostra.

“Abbiamo inoltre officine meccaniche dove fabbrichiamo macchine e strumenti per ogni genere di movimenti: qui facciamo esperimenti per realizzare moti piú veloci di quelli che voi avete realizzato sia con le vostre bocche da fuoco sia con qualunque altra vostra macchina e per realizzare il movimento e moltiplicarlo, servendoci di deboli forze, mediante ingranaggi e altri sistemi e infine per rendere questi moti piú forti e potenti dei vostri: superiori anche a quelli dei vostri piú grandi cannoni e colubrine. Fabbrichiamo armi da fuoco, strumenti di guerra e macchine di ogni genere: nuove misture di polvere da sparo, fuochi greci che bruciano nell’acqua e sono inestinguibili e fuochi artificiali di ogni tipo destinati sia al divertimento sia all’utilità. Imitiamo il volo degli uccelli e riusciamo entro certi limiti a librarci nell’aria. Abbiamo navi e imbarcazioni per navigare sott’acqua e per resistere alle tempeste marine, e cinture di sicurezza e congegni per reggersi a galla. Possediamo diversi strani orologi; strumenti che si muovono in modo ricorrente, e altri capaci di moto perpetuo. Imitiamo i movimenti di tutte le creature viventi, degli uomini, degli animali, dei pesci e dei serpenti. Abbiamo un gran numero di apparecchi capaci dei piú vari movimenti, mirabili per la loro regolarità, perfezione e sensibilità.

“Possediamo una “Casa della matematica” dove si conservano tutti gli strumenti, perfettamente costruiti, necessari alla geometria e all’astronomia.

“Abbiamo infine le “Case per gli inganni dei sensi” ove compiamo ogni specie di giochi di prestigio, di false apparizioni, di illusioni, di imposture con i relativi inganni. Potrai certo capire facilmente come noi, che possediamo tante cose che, pur essendo perfettamente naturali, generano stupore, potremmo in molti casi particolari ingannare i sensi, se volessimo mascherare queste cose e farle apparire miracolose. Ma noi odiamo ogni impostura e menzogna, tanto che è severamente proibito sotto pena di ignominia e di ammenda, a tutti noi confratelli, di alterare ed ampliare le opere che per via naturale abbiamo ottenuto, ma ci è fatto obbligo di farle conoscere nella loro realtà e senza nessuna affettazione di mistero.

“Queste sono, figlio mio, le ricchezze della Casa di Salomone”.

F. Bacone, La nuova Atlantide e altri scritti, Universale Economica, Milano, 1954, pagg. 35-44