MADAME DE STAEL, LA LETTERATURA E I RAPPORTI SOCIALI

 

Discorso preliminare

 

Io mi sono proposta di esaminare qual è la influenza della religione, dei costumi e delle leggi sulla letteratura, e qual è quella della letteratura sulla religione, sui costumi e sulle leggi. Esistono in lingua francese, intorno all'arte di scrivere ed ai principi del gusto, trattati completi; ma parmi, che non sieno state abbastanza analizzate le cause morali e politiche che modificano lo spirito della letteratura, né siasi ancora filosoficamente considerato come le umane facoltà si sieno gradatamente sviluppate colle opere illustri in ogni genere da Omero insino a noi.

 

I libri celebri di ogni secolo provano ad evidenza i successivi progressi di quanto appartiene al pensiero. Io ho tentato di render conto de' progressi tardi, ma continuati, dello spirito umano nella filosofia, e dei suoi passi rapidi, ma interrotti, nelle arti. Osservando le differenze caratteristiche che si trovano fra gli scritti contemporanei degl'italiani, inglesi, tedeschi e francesi, ho creduto di poter dimostrare che le instituzioni politiche e religiose cooperararono di molto a queste costanti diversità. Finalmente contemplando e le rovine e le speranze che la rivoluzione francese ha, per dir così, insieme confuse, fui d'avviso che importasse di conoscere qual era la potenza esercitata da questa rivoluzione sulle cognizioni, e quali effetti potrebbono risultarne un giorno, se l'ordine e la libertà, la morale e l'indipendenza repubblicana venissero saggiamente e politicamente combinate.

 

Prima di esibire un saggio più circostanziato del piano di quest'opera, fa d'uopo considerare l'importanza della letteratura, considerata nel suo senso più esteso; cioè a dire ristringendo in essa gli scritti filosofici, e le opere d'immaginazione, e tutto ciò che concerne l'esercizio del pensiero negli scritti, escluse le scienze fisiche.

 

Voglio in primo luogo esaminare la letteratura sotto un aspetto generale, nei suoi rapporti colla virtù, la gloria, la libertà e la felicità: e se è impossibile di non avvedersi ch'essa agisce potentemente su questi grandi sentimenti, primi motori dell'uomo, ognuno s'interesserà viemmaggiormente ad unirsi meco per seguire ed osservare i progressi ed il carattere dominante degli scrittori di ogni paese e di ogni secolo.

 

[…]

 

Importanza della letteratura ne' suoi rapporti colla virtù

 

La perfetta virtù è il bello ideale del mondo intellettuale. Vi sono alcuni rapporti fra l'impressione ch'essa produce sopra di noi e il sentimento che fa gustare tutto ciò che è sublime, tanto nelle belle arti come nella natura fisica. Le regolari proporzioni delle statue antiche, l'espressione placida e naturale di certi quadri, l'armonia della musica, la vista di una feconda campagna ci trasportano ad un entusiasmo in qualche maniera analogo alla sorpresa inspirata dallo spettacolo delle oneste azioni. Le stravaganze, inventate o naturali, stordiscono per un momento l'immaginazione; ma il pensiero non si riposa che nell'ordine.

 

[…]

 

Della letteratura ne' suoi rapporti colla libertà

 

[…] I progressi della letteratura, cioè a dire, la perfezione dell'arte di pensare e di esprimersi, sono necessari allo stabilimento ed alla conservazione della libertà. Egli è evidente che i lumi sono tanto più indispensabili in un paese, in quanto che tutti i cittadini che lo abitano hanno una parte più immediata agli affari governativi. Ma ciò che è vero ugualmente si è che l'eguaglianza politica, principio inerente ad ogni costituzione filosofica, sussistere non può se voi classificate le differenze di educazione con maggiore accorgimento che non ne fissava la feudalità nelle sue arbitrarie disposizioni. La purezza della lingua, la nobiltà delle espressioni, immagini dell'energia dell'anima, sono necessarie specialmente in uno stato fondato sulle basi democratiche.

 

[…] Piano dell'Opera

 

[…] La prima parte di quest'opera conterrà un'analisi morale e filosofica della letteratura greca e latina: alcune riflessioni sulle conseguenze risultate, per lo spirito umano, dalle invasioni dei popoli del nord, dallo stabilimento della religione cristiana, e dal risorgimento delle lettere: un ragguaglio rapido dei tratti distintivi della moderna letteratura e delle osservazioni più minute sulle principali opere della lingua italiana, inglese, alemanna e francese, considerate secondo lo scopo generale di quest'opera, cioè a dire dietro le relazioni esistenti fra lo stato politico di un paese e lo spirito dominante della letteratura. Procurerò di mostrare il carattere che l'una o l'altra forma di governo insinua all'eloquenza, le idee di morale che le varie opinioni religiose fanno germogliare nello spirito umano; gli effetti d'immaginazione derivati dalla credulità dei popoli; i pregi poetici propri del clima; il grado d'incivilimento più favorevole alla forza od alla perfezione della letteratura, i vari cangiamenti introdotti, sì negli scritti come ne' costumi, dal modo di esistere delle donne prima e dopo lo stabilimento della religione cristiana; finalmente il progresso generale dei lumi pel semplice effetto della successione del tempo: tale è il piano della prima parte.

 

Nella seconda esaminerò lo stato dei lumi e della letteratura in Francia dopo la rivoluzione, facendomi lecite alcune congetture sopra ciò che gli uni e l'altra dovrebbono essere, o divenir potrebbono, possedendo noi un giorno la morale e la libertà repubblicana. Rispetto a ciò che non si sa, io mi servo dell'analogia del passato, e rimembrando quanto avrò osservato nella prima parte sulla influenza esercitata da una tale religione, da un tal governo, o da tali costumi, ne trarrò alcune conseguenze per quell'avvenire, ch'io suppongo. Questa seconda parte mostrerà ad un tempo e la nostra attuale degradazione, e il nostro possibile miglioramento. Un tale argomento si riferisce necessariamente alla situazione politica della Francia da dieci anni in qua, che io però non considero se non nei suoi rapporti colla letteratura e la filosofia, senza perdermi in verun oggetto estraneo allo scopo.

 

Scorrendo le rivoluzioni del mondo e la serie de' secoli, avvi un'idea primitiva, da cui non si stacca giammai la mia attenzione, che è quanto dire la perfettibilità della specie umana. Non credo che questa grand'opera della natura morale sia mai stata trascurata: nei periodi luminosi, come nei secoli delle tenebre, il corso graduato dello spirito umano non è mai stato interrotto. […] Ecco perché tante volte nel decorso di quest'opera ho replicato tutto quanto può dimostrare la perfettibilità della specie umana.

 

Madame de Staël, La letteratura e i rapporti sociali , Paris, 1800 (tr. it. Della letteratura [Milano 1803], a cura di Anna Bellio, Milano, La Nuova Italia, 2000, pp. 19-38)