Hegel, La dialettica

La dialettica è la legge fondamentale che regola il movimento del Pensiero - e quindi della realtà -; eppure Hegel, nelle sue opere, non ne tratta quasi mai in maniera esplicita e “separata”: non intende fare un “discorso sul metodo” (o sulle regole), quanto mostrare nell’intero “sistema” il modo di operare vivo e concreto della dialettica.

La dialettica hegeliana è la successione di tre momenti: tesi, antitesi e sintesi. Abbiamo già incontrato questi momenti nell’esposizione generale del percorso del Pensiero per raggiungere l’autocoscienza; proponiamo la lettura di un’altra pagina dell’Enciclopedia nella quale questo processo viene ulteriormente schematizzato.

 

G. W. F. Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Parte I, La scienza della logica, parr. 20-23 

 

Se noi prendiamo il Pensiero nel suo aspetto piú prossimo esso appare

a) anzitutto nel suo ordinario significato soggettivo, come una delle attività o facoltà spirituali accanto ad altre, alla sensibilità, alla intuizione, alla fantasia, ecc. [...] Il Pensiero rappresentato come soggetto è il pensante; e la semplice espressione del soggetto esistente come pensante è l’Io. [...]

b) Preso il Pensiero come attivo in relazione agli oggetti - come riflessione su qualche cosa -, l’universale che è il prodotto della sua attività, contiene il valore della cosa, l’essenziale, l’intero, il vero. [...]

g) Per mezzo della riflessione qualcosa viene cambiato nel modo in cui il contenuto è dapprima nella sensazione, intuizione e rappresentazione; per ciò, solo per mezzo di un cambiamento la vera natura dell’oggetto perviene alla coscienza

d) Poiché nella riflessione si ottiene la vera natura, e questo pensiero è mia attività, cosí quella vera natura è parimenti il prodotto del mio spirito - e cioè del mio spirito come soggetto pensante, di me nella mia semplice universalità, come Io che è senz’altro da sé -, ossia nella mia libertà.

 

(G. W. F. Hegel, Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Laterza, Bari, 1975, vol. I, pagg. 32-37)