Hegel, Lo Stato

Lo Stato è la sintesi assoluta della razionalità dei singoli, che riconoscono in esso il luogo della piena realizzazione della libertà individuale. La libertà, infatti, è vera soltanto quando riesce ad essere “oggettiva”: e lo Stato garantisce l’oggettività della libertà. L’oggettività dello Stato nella relazione dialettica con gli altri Stati, all’interno della storia universale, proietta lo Spirito verso l’Assoluto.

 

G. W. F. Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, parr. 257-258; Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, parr. 535-536 -453)

 

Lo Stato è la realtà dell’idea etica; lo spirito etico, in quanto volontà manifesta, evidente a se stessa, sostanziale, che si pensa e si conosce, e compie ciò che sa e in quanto lo sa. Nell’éthos, esso [lo Stato] ha la sua esistenza immediata, e nell’autocoscienza del singolo, nella conoscenza e attività del medesimo, ha la sua esistenza mediata, cosí come questa [l’autocoscienza] mediante il principio, ha nello Stato, in quanto sua essenza, fine e prodotto della sua attività, la sua libertà sostanziale. [...]

Lo Stato, in quanto è la realtà della volontà sostanziale, che esso ha nell’autocoscienza particolare, elevata alla sua universalità, è il razionale in sé e per sé. Questa unità sostanziale è fine a se stessa, è un assoluto, immoto, nel quale la libertà giunge al suo diritto supremo, cosí come questo scopo finale ha il piú alto diritto di fronte ai singoli, il cui dovere supremo è di essere componenti dello Stato.

 

Lo Stato è la sostanza etica consapevole di sé, la riunione del principio della famiglia e della società civile; la medesima unità, che è nella famiglia come sentimento dell’amore, è l’essenza dello Stato; la quale però, mediante il secondo principio del volere che sa ed è attivo da sé, riceve insieme la forma di universalità saputa. Questa, come le sue determinazioni che si svolgono nel sapere, ha per contenuto e scopo assoluto la soggettività che sa; cioè vuole per sé questa razionalità.

Lo Stato è 1) dapprima la sua formazione interna, come svolgimento che si riferisce a sé, il diritto interno degli Stati o la costituzione. È poi 2) individuo particolare, e quindi in relazione con altri individui particolari, il che dà luogo al diritto esterno degli Stati. Ma 3) questi spiriti particolari sono solo momenti nello svolgimento dell’idea universale dello spirito nella sua realtà; e questa è la storia del mondo, o storia universale [...].

 

(G.          W. F. Hegel, Lineamenti di filosofia del diritto, Laterza, Bari, 1965, pag. 238;

Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio, Laterza, Bari, 1975, pagg. 743-745)