Heine, Vogliamo essere felici sulla terra

L’idealismo hegeliano ha unificato la terra e il cielo, la realtà e la razionalità; questa unificazione apre la strada – secondo Heinrich Heine – alla liberazione dal “cielo” della religione e offre, nel comunismo, una prospettiva di riscatto del proletariato.

 

H. Heine, Lettere sulla Germania, 1844

 

L’annientamento della fede nel cielo ha una importanza non soltanto morale, ma anche politica: le masse non sopportano piú con cristiana pazienza la loro miseria terrena, e aspirano ardentemente a una beatitudine sulla terra. Il comunismo è una conseguenza naturale di questa mutata visione del mondo, e si estende per tutta la Germania. Una manifestazione altrettanto naturale è che i proletari, nella loro lotta contro lo stato di cose esistente, abbiano come guide gli spiriti piú avanzati, i filosofi della grande scuola; questi trapassano dalla dottrina all’azione, scopo ultimo di ogni pensare.

 

(L. Geymonat, Storia del pensiero filosofico e scientifico, Garzanti, Milano, 1971, vol. IV, pag. 465)