Helvétius, Il mondo e la società sono i nostri maestri

Claude-Adrien Helvétius (1715-1771), attento studioso delle opere di Newton e della filosofia di Locke, sostiene le capacità intellettuali e le convinzioni morali dell’uomo derivano esclusivamente dalle sensazioni: l’intero mondo che circonda un individuo deve essere considerato il suo “maestro” e concorre alla formazione della personalità. Visti i limiti dell’intelletto umano, che non può conoscere tutto ciò che ci circonda, la nostra formazione appare in gran parte determinata dall’ignoto e dal caso.

 

C.-A. Helvétius, Sullo Spirito, III, I

 

Se per educazione si intende semplicemente quella che si riceve negli stessi luoghi, e da parte degli stessi maestri, essa risulta allora la medesima per un’infinità di uomini.

Ma se a questo termine si attribuisce un significato piú autentico e piú esteso, comprensivo di tutto quello che coopera alla nostra istruzione, si può dire che nessuno riceve la stessa educazione. Infatti ognuno ha per propri maestri, per cosí dire, la forma di governo sotto la quale vive, i suoi amici, le sue amanti, la gente da cui è circondato, le sue letture, e infine il caso - cioè un’infinità di avvenimenti di cui, per la nostra ignoranza, non siamo in grado di scorgere la concatenazione e le cause. Questo caso ha una parte assai maggiore di quella che si ritiene nella nostra educazione. Esso pone certi oggetti sotto i nostri occhi, ed è quindi occasione delle idee piú felici; talvolta esso ci conduce alle piú grandi scoperte. [...]

La maggior parte degli avvenimenti deriva da piccole cause: noi le ignoriamo poiché la maggior parte degli storici le hanno ignorate anch’essi, oppure perché essi non hanno avuto occhio per percepirle. é pur vero che, a questo proposito, lo spirito può riparare alle loro omissioni: la conoscenza di certi princípi supplisce facilmente alla conoscenza di certi fatti. Perciò - senza arrestarci piú a dimostrare la parte esercitata dal caso in questo mondo - si deve concludere che, se sotto il nome di educazione si comprende in generale tutto ciò che contribuisce alla nostra istruzione, anche il caso deve necessariamente rientrarvi. Nessuno si trova infatti nello stesso concorso di circostanze, e nessuno riceve precisamente la medesima educazione.

 

(Gli illuministi francesi, a cura di P. Rossi, Loescher, Torino, 1987, pagg. 283-284)