Hess, Il cristianesimo si realizza nel comunismo

L’uomo è buono per natura e le attese del cristiano si realizzeranno qui su questa terra. Il comunismo è l’inveramento del cristianesimo.

 

M. Hess, Kommunistisches Bekenntnis in Fragen und Antworten [La confessione comunista nel domandare e nel rispondere]

 

51. Quale religione dobbiamo riconoscere per vera? La religione dell’amore e dell’umanità. 52. Dove si trova la testimonianza di questa religione? Nel petto di tutti gli uomini buoni. 53. Questa religione universale dell’uomo è una religione anticristiana? No, essa è piuttosto il compimento della religione cristiana. 54. Qual è il fine del cristianesimo? La felicità di tutti gli uomini attraverso l’amore, la libertà e la giustizia. 55. Perché il cristianesimo non ha ancora raggiunto il suo scopo? Perché non ha finora riconosciuto il suo fine, ma ha solo creduto e sperato in ciò che desiderava, rappresentandoselo in modo figurato. 56. Qual è la fede del cristianesimo? La fede nelle amare sofferenze del genere umano... 58. È verità la fede dei cristiani? È verità, finché il genere umano... continuerà veramente a soffrire e nella misura in cui si afferri ciò che è essenziale alle rappresentazioni cristiane. 59. Può il cristiano sperare che un giorno le sofferenze dell’umanità cessino veramente? Sí, questa speranza è addirittura una parte della sua religione. 60. Sotto quale specie il cristiano si rappresenta il futuro migliore del genere umano? Sotto specie di gioie celesti nella beatitudine. Noi potremo avere questo paradiso in terra, se non vivremo piú nell’egoismo e nell’odio, ma nell’amore, nel genere umano unito, nella società comunista. 61. Siamo noi malvagi dalla nascita? No, lo diventiamo per colpa della società cattiva in cui viviamo. 62. È cattiva la società cristiana? Sí, questo mondo è cattivo e riprovevole, come dichiara il cristianesimo stesso. 63. Come si chiama l’essere cattivo del mondo, contro il quale il cristianesimo ha sempre lottato? Si chiama denaro. 64. È il principe di questo mondo, il Maligno o il demonio, contro le cui seduzioni il cristianesimo ci mette in guardia, qualcosa di essenzialmente diverso da questo maledetto Mammone, che noi chiamiamo il nostro tesoro? No, nulla di diverso... 65. È l’inferno qualcosa d’altro che la terra sotto la signoria maledetta del denaro? No, bensí questa terra è l’inferno vero e reale. 67. È Dio in cielo qualcosa d’altro che, l’amore? No, nient’altro che questo... 71. È il nostro Dio, nel quale noi vorremmo essere, vivere ed operare, qualcos’altro che il genere umano – o l’umanità unita nell’amore? No, null’altro. 72. Perché abbiamo creduto finora che il demonio sia in noi, nel mondo, e che il nostro Dio non sia in noi, non nel mondo, ma nel cielo? Perché noi stessi siamo vissuti non nell’amore, ma nella divisione e nell’inimicizia. L’amore ci aveva abbandonato e noi eravamo prossimi al dissolvimento; perciò credevamo che il nostro Dio fosse fuori di noi e al di là di questo mondo malvagio, e il demonio invece in noi, in questo mondo, anzi l’essenza stessa del mondo. Questa nostra credenza non era... un errore, bensí essenzialmente verità. Ma quando noi ci uniremo per vivere nella società comunista, l’inferno non sarà piú sulla terra né il cielo al di là di questa, e tutto ciò che il cristianesimo ci ha prospettato in modo fantastico e profetico si compirà perfettamente secondo le leggi eterne dell’amore e della ragione nella società veramente umana.

 

Prima di Marx. Alle origini del socialismo, a cura di L. Ghiringhelli, G. D’Anna, Messina-Firenze, 1979, pagg. 385-386