LEOPARDI, LE ILLUSIONI SONO FAVORITE DALLA NATURA

Due passi tratti dallo Zibaldone nei quali Leopardi esprime il tema centrale del suo romanticismo (in un certo modo precursore dell'esistenzialismo): le illusioni, che accompagnano gran parte della vita dell'uomo sono favorite dalla natura in modo da permettere all'uomo di essere felice. La felicità si fonda quindi su pulsioni illusorie che però costituiscono, allo stesso tempo, il modo principale della vita umana.

Se fosse veramente utile, anzi necessario alla felicità e perfezione dell'uomo il liberarsi dai pregiudizi naturali (dico i naturali, e non quelli di una corrotta ignoranza), perché mai la natura gli avrebbe tanto radicati nella mente dell'uomo, opposti tanti ostacoli alla loro estirpazione, resa necessaria sì lunga serie di secoli ad estirparli, anzi solamente a indebolirli; resa anche impossibile l'estirpazione assoluta di tutti, anche negli uomini più istruiti, e in guisa che anche oggi (lasciando i popoli incolti) in una grandissima, anzi massima parte degli stessi popoli coltissimi, dura gradissima parte di tali pregiudizi che si stimano direttamente contrari al ben essere ed alla perfezione dell'uomo? Anzi perché mai gli avrebbe solamente posti nella mentre dell'uomo da principio? (24 Maggio 1821).

Per lo contrario, dimostrando come le illusioni sieno state direttamente favorite dalla natura, come risultino dall'ordine delle cose vengo a dimostrare ch'elle appartengono sostanzialmente al sistema naturale, e all'ordine delle cose, e sono essenziali e necessarie alla felicità e perfezione dell'uomo (24 Maggio 1821).

(G. Leopardi, Zibaldone di pensieri, Mondadori, scelta a cura di Anna Maria Moroni, pag. 438, volume primo)