Manzoni, Rivoluzione francese e Rivoluzione italiana

 Come è noto, il Risorgimento dapprima fu denominato “Rivoluzione italiana”. In questa lettura Manzoni confronta fra di loro le due rivoluzioni, quella francese e quella italiana e manifesta il suo giudizio, critico verso la prima, nettamente favorevole verso la seconda.

 

A. Manzoni, La Rivoluzione Francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859

 

Il nome di Rivoluzione si applica indifferentemente a due cose diverse, non solo di grado, ma d’essenza; cioè, tanto a una grave alterazione nel Governo d’uno Stato, quanto alla distruzione del Governo medesimo. A questo secondo genere appartengono del pari i due grandi avvenimenti, sopra alcuni punti de’ quali ci proponiamo di fare un compendioso confronto. L’essere, in uno dei due casi, toccata una tal sorte a un Governo solo, e nell’altro a piú d’uno, è una differenza accessoria che non muta punto l’essenza della cosa.

Ma, tra avvenimenti cosí vasti e cosí complicati, si devono necessariamente trovare anche delle differenze che tocchino la essenza. E due principalissime ci par di vederne in due de’ piú gravi effetti della prima di quelle due Rivoluzioni, e de’ quali la seconda poté andare immune. E furono: l’oppressione del paese sotto il nome di libertà; e la somma difficoltà di sostituire al Governo distrutto un altro Governo, che avesse, s’intende condizioni della durata.

[...] Per ciò che riguarda l’Italia, è una cosa anche piú manifesta che la sua Rivoluzione non portò né l’uno, né l’altro di que’ due tristissimi effetti.

Qui, infatti, la libertà, lungi dall’essere oppressa dalla Rivoluzione, nacque dalla Rivoluzione medesima: non la libertà di nome, fatta consistere da alcuni nell’esclusione di una forma di Governo, cioè in un concetto meramente negativo, e che, per conseguenza, si rivolve in un’incognita; ma la libertà davvero, che consiste nell’essere il cittadino, per mezzo di giuste leggi e di stabili istituzioni, assicurato, e contro violenze private, e contro ordini tirannici del potere, e nell’essere il potere stesso immune dal predominio di società oligarchiche, e non sopraffatto dalla pressura di turbe, sia avventizie, sia arrolate: tirannia e servitú del potere, che furono, a vicenda, e qualche volta insieme, i due modi dell’oppressione esercitata in Francia ne’ vari momenti di quella Rivoluzione; uno in maschera di autorità legale, l’altro in maschera di volontà popolare.

 

A. Manzoni, Opere minori, Mondadori, Milano, 1929-1930, pagg. 345-347