nietzsche, la storia corrompe gli istinti

 

È naturale: egli ha corrotto e perduto il proprio istinto, ed ora non può piú... rilassare le redini quando l'intelletto vacilla e la sua via attraversa il deserto. Cosí l'individuo si sgomenta, diviene timido e incerto, non crede piú nelle proprie forze: ripiega in se stesso, nell'intimità del proprio animo, e cioè nel vuoto caotico del dato appreso che non può agire esteriorizzandosi, della dottrina che non diventa vita... La soppressione degli istinti per mezzo della storia ha reso gli uomini pure astrazioni ed ombre: nessuno osa piú esporre la propria personalità, ma ciascuno prende la maschera di un uomo colto, di dotto, di poeta, di uomo politico. Se esaminiamo poi quelle maschere... ci troviamo improvvisamente fra le mani soltanto stracci e cenci variopinti.

 

(F. Nietzsche, Considerazioni sulla storia)