PACI, la caratteristica del reale è la temporalità

 

La categoria della relazione è strettamente connessa alla concezione dell'esperienza come temporalità e storia e quindi alla categoria della possibilità. Là dove ci sono soltanto sostanze non c'è esperienza storica, proprio perché non c'è che l'isolamento, l'identità della sostanza con se stessa. Nella sua forma piú semplice la relazione afferma che non c'è esperienza là dove c'è identità e dove non ci sono diverse situazioni spazio-temporali, distinte proprio dalla forma dinamica della loro posizione relazionale nello spazio e nel tempo. Le relazioni non sono informi perché sono irreversibili e temporali: le cose si risolvono dunque in situazioni del processo, condizionate dal processo passato di cui permangono gli effetti e dalle possibilità di sviluppo aperte dall'emergenza del loro campo. La risoluzione delle cose in centri di relazionalità dà luogo alle forme, e si tenga presente che se le forme sono determinate dal processo che le ha costituite esse sono tuttavia aperte e cioè sempre in formazione. In ultima analisi la determinazione, la forma di un campo di relazione, è sempre mutevole e può variare a seconda delle vie scelte nel campo della possibilità e quindi, per l'uomo, è in funzione del suo comportamento, dei suoi progetti, dei suoi risultati e delle applicazioni delle sue ricerche.

 

(Enzo Paci, Tempo e relazione)