ROUSSEAU, DAL LIBRO PRIMO DEL CONTRATTO SOCIALE


Libro Primo

 

È mia intenzione ricercare se, nell'ordine civile, può esservi qualche regola di amministrazione legittima e certa, prendendo gli uomini quali sono e le leggi quali possono essere. Mi sforzerò, in questa mia ricerca, di collegare sempre ciò che il diritto permette con ciò che l'interesse prescrive, in modo che la giustizia e l'utilità non si trovino separate.

 

Affronto l'argomento senza portar prove a favore dell'importanza del mio soggetto. Qualcuno potrà chiedermi se io sia un principe o un legislatore per scrivere di politica: no, non lo sono, ed è appunto per questo che scrivo di politica. Se fossi un principe o un legislatore, non perderei il mio tempo per dire ciò che bisogna fare: lo farei o tacerei. Nato cittadino di uno stato libero e membro del corpo sovrano di esso, per quanto debole influenza possa essere quella della mia voce negli affari pubblici, tuttavia il diritto di dare su di essi il mio voto è sufficiente per impormi il dovere di informarmene lieto, ogni volta che medito sui diversi governi, di trovare sempre, durante le mie ricerche, nuovi motivi per amare quello del mio paese.

 

(J. J. Rousseau, Contratto sociale)