Stirner, Non siamo peccatori, ma perfetti

Dopo che è morto quell’Essere superiore che, imponendo valori morali separava l’essere dal dover essere, il dover essere è destinato a coincidere con l’essere. Ormai non c’è piú il peccatore e l’egoismo non è piú una colpa.

 

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà

 

Se la religione ha affermato che noi siamo già tutti peccatori; io affermo precisamente il contrario: noi siamo già perfetti! Noi siamo infatti in ogni momento tutto ciò che noi possiamo essere e non c’è mai bisogno che siamo qualcosa di piú. Siccome non ci manca niente, anche il peccato non ha alcun senso. Mostratemi ancora un peccatore il giorno in cui nessuno dovesse soddisfare piú un essere superiore! Se io devo soddisfare solo me stesso, non sono un peccatore nel caso che non mi soddisfi, perché non violo in me niente di “sacro”; se invece devo essere devoto, ecco che devo soddisfare Dio; se devo essere umano, ecco che devo soddisfare l’essenza dell’uomo, l’idea dell’umanità, ecc. Colui che la religione chiama “peccatore” viene detto dall’umanitarismo “egoista”. Ma ancora una volta bisogna ripetere che, se io non ho il dovere di soddisfare nessuno, l’“egoista” (del quale l’umanitarismo ha fatto un diavolo all’ultima moda) è un’assurdità.

 

M. Stirner, L’unico e la sua proprietà, Adelphi, Milano, 1979, pag. 373