HEGEL: L’ARIDA VITA D’INTELLETTO

 

“Sotto questa arida vita d’intelletto (unter diesem dürren Verstandesleben), per un verso č cre-sciuta la cattiva coscienza, che consiste nel rendere assoluta la nostra proprietŕ, – cose – e con ciň, per un altro verso č cresciuto il soffrire degli uomini (das Leiden der Menschen); e il soffio di una vita migliore ha toccato questo tempo. Il suo impulso si nutre dell’agire di grandi carat-teri di singoli uomini, di movimenti di interi popoli, della rappresentazione della natura e del destino da parte dei poeti; dalla metafisica le limitazioni ricevono i propri confini (Grenzen) e la loro necessitŕ nella connessione dell’Intero (ihre Notwendigkeit im Zusammenhang des Gan-zen). […] Tutti i diritti sussistenti hanno il loro fondamento perň solo in questo nesso col Tutto (in diesem Zusammenhang mit dem Ganzen), il quale nesso, non essendovi piů da lungo tem-po, li ha fatti divenire tutti dei particolari (sie alle zu besonderen hat werden lassen)” . (G.W.F. Hegel, “Libertŕ e destino”)