MARTIN HEIDEGGER: TECNICA E NON SENSO DELLA GLOBALIZZAZIONE

 

“In un’epoca in cui anche l’ultimo angolo del globo terrestre č stato conquistato dalla tecnica ed č diventato economicamente sfruttabile, in cui qualunque evento in qualsiasi luogo e momento č divenuto rapidamente accessibile, in cui si puō ‘vivere’ nel medesimo tempo un attentato in Francia contro un monarca e un concerto sinfonico a Tokyo, in cui il tempo non č pių che velocitā, istantaneitā e simultaneitā, mentre il tempo come storicitā autentica (Geschichte) č del tutto scomparso dalla realtā di qualsiasi popolo; in un’epoca in cui un pugile č considerato un eroe nazionale, in cui i milioni di uomini delle adunate di massa costituiscono un trionfo; allora, proprio allora, l’interrogativo: a che scopo? dove? e poi? continuamente ci si ripresenta come uno spettro, al di sopra di tutta questa stregoneria” . (M. Heidegger, “Introduzione alla metafisica”)