HEGEL, LA MODERNITA' COME EPOCA DELLA PROSA DEL MONDO

 

Questa è la prosa del mondo quale appare alla propria e all'altrui coscienza, un mondo fatto di finitezza e di mutamenti, inviluppato nel relativo, oppresso dalla necessità, alla quale il singolo non è in grado di sottrarsi. Infatti ogni vivente isolato rimane nella contraddizione di essere a sé per se stesso come questo conchiuso uno, ma di dipendere al contempo da ciò che è altro, mentre la lotta per la soluzione della contraddizione non va oltre il tentativo di questa guerra permanente.

 

Georg Wilhelm Friedrich Hegel, "Estetica", Torino, Einaudi, 1967, p. 171.