KARL MARX
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Cronologia della vita e opere

1818 Karl Heinrich Marx nasce il 5 maggio a Treviri, la più antica città della Germania, all'una e mezza di notte. Il padre è un affermato avvocato di origine ebraica, così anche la madre di Marx, Henrietta Pressburg.

1830 Si iscrive al Liceo-ginnasio di Treviri. Si dedica agli studi classici e letterari, trascurando la storia.

1835 Per volontà del padre, Karl si reca all'Università di Bonn a studiare diritto. Frequenta le lezioni di filosofia e di letteratura del vecchio A.W. Schlegel. Ma si dà anche alla vita godereccia e bohémienne che preoccupa la famiglia. Condannato per ubriachezza e schiamazzi notturni, trascorre perfino un giorno in prigione. Successivamente, in un duello fra studenti, è ferito al sopracciglio. Si sente portato per la poesia, altra inclinazione che non piace per nulla al padre.

1836 Si fidanza segretamente con Jenny von Westphalen. Il futuro suocero di Marx ha un affetto ricambiato dal filosofo tedesco. Nell'autunno Marx parte per Berlino per proseguire i suoi studi di diritto in un ateneo ancora più austero e prestigioso di quello di Bonn. Qui aveva insegnato Hegel. Tutta la cultura berlinese era dominata dal pensiero hegeliano, non soltanto in campo filosofico ma anche scientifico e giuridico.

1837-1841 A Berlino, Karl rafforza le sue inclinazioni romantiche. Scrive molte poesie a Jenny, raccolte poi in due libri: "Libro dei canti" e "Libro dell'amore", che Jenny custodirà sempre gelosamente. Viene esonerato dal servizio militare per una malattia agli occhi. Entra in un circolo di giovani della "sinistra hegeliana" impegnati in politica su posizioni radicali. Sono mesi di studi e riflessioni. Inizia a scrivere la sua tesi di laurea sulla "Differenza fra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro". Dopo la laurea decide di dedicarsi al giornalismo.

1842 Inizia la collaborazione con la "Rheinische Zeitung" ("Gazzetta Renana"), giornale liberale appena fondato dall'amico Arnold Ruge, esponente della sinistra hegeliana. La Gazzetta Renana avrà breve vita, per ragioni politiche. Marx vi scrive in merito alla libertà di stampa, sulla caccia di frodo e sul problema dei furti di legname e sulla divisione della terra.

1843 La Gazzetta Renana viene interdetta per ragioni di censura e, pochi mesi dopo, il 31 marzo è costretta a chiudere. Marx si dedica allora agli studi di filosofia, inizia a fare i conti con il "materialismo" di Feuerbach e scrive la "Critica del diritto pubblico di Hegel". Ruge lo invita a raggiungerlo a Parigi, dove gli offre un posto di condirettore della rivista "Annali franco-tedeschi" e uno stipendio di 500 talleri. Questa prospettiva lo convince a sposare Jenny nella piccola chiesa luterana di Kranznach (19 giugno). Poi partono per la Francia. Destinazione: Parigi.

1844 Gli "Annali franco-tedeschi", però, fanno la fine della Gazzetta Renana: Marx scrive due articoli, "Sulla questione ebraica" e "Sullo Stato e sulla religione" che provocano la reazione della Prussia che interdice ai redattori il rientro in Germania. Marx inizia a frequentare Blanc e Proudhon, ma anche l'anarchico Bakunin e il poeta tedesco Heine. Scrive i "Manoscritti parigini (Manoscritti economico-filosofici)" in cui denuncia l'alienazione del lavoro industrializzato. Entra nella "Lega dei Giusti" e collabora con il giornale comunista "Vorwarts". Tutta questa attività gli procura l'espulsione dalla Francia.

1845-1846 Si trasferisce nella più tollerante Bruxelles. Pubblica in febbraio con FRIEDRICH ENGELS "La Sacra famiglia" contro le concezioni filosofiche di Bauer. A primavera Engels lo raggiunge a Bruxelles e nell'estate i due amici compiono un viaggio in Inghilterra per prendere i contatti con le associazioni operaie, in particolare con i cartisti. Sempre con Engels inizia la stesura dell' "Ideologia tedesca", prima organica esposizione del MATERIALISMO STORICO. Scrive le "Tesi su Feuerbach".

1847 Primo congresso della Lega dei comunisti, nata dalla Lega dei giusti, che incarica Marx di stenderne il "manifesto".

1848 L'Europa è scossa dalle rivoluzioni. Scrive insieme ad Engels il MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA. Per la sua attività politica riceve l'ordine di abbandonare il Belgio. Visto il clima meno ostile della Germania verso i fuoriusciti, decide di rientrare in patria e fonda la "Neue Rheinische Zeitung", che plaude alla rivoluzione parigina del giugno.

1847-1850 Nuovamente espulso dalla Prussia, Marx torna a Parigi, dove lo raggiunge la moglie, che aspetta un quarto bambino. Ma il governo francese gli vieta di rimanere sul suolo della Repubblica e Marx decide di trasferirsi a Londra. Qui, nonostante gli aiuti economici di Engels, vive in condizioni molto critiche.Tiene alcune conferenze presso l'Associazione culturale operaia comunista, prima traccia che lo avrebbe condotto alla stesura de IL CAPITALE.

1851-1856 Le sue condizioni economiche sono disastrose: "Non posso più uscire di casa avendo gli abiti impegnati". Scrive "Il 18 Brumaio di Luigi Bonaparte" in cui analizza il colpo di stato del 2 dicembre 1851. Su sua proposta, la Lega dei comunisti viene sciolta. Nonostante i costanti aiuti dell'amico Engels e di altre persone, vive in condizioni di assoluta miseria. Nel 1854 la famiglia Marx si trasferisce in uno dei quartieri più malsani di Londra, Soho. Muore il piccolo Edgard, affettuosamente chiamato Musch. Per Marx è un dolore terribile. Nel 1856 grazie all'eredità della madre di Jenny, lasciano le due stanze soffocanti di Soho e si trasferiscono in Maintland Park, alla periferia di Londra.

1857 Marx riprende i suoi studi di economia. Inizia la stesura dei "Lineamenti fondamentali della critica dell'economia politica", ampio lavoro preparatorio a "Il Capitale".

1859-1863 Nel 1859 termina il manoscritto "Per la critica dell'economia politica". Nel 1860 si intensificano i suoi rapporti con Lassalle che, come Marx, era giunto al socialismo attraverso la filosofia hegeliana. Per Marx sarà un poco un suo allievo. Lassalle morirà in duello nel 1864. Nel 1861 Jenny si ammala di vaiolo; qualche mese dopo anche Marx contrae e supera la stessa malattia. Per far fronte alla grave situazione economica della famiglia, fa domanda di assunzione nelle Ferrovie dello Stato, ma la richiesta viene respinta per la calligrafia pressocchè illeggibile. Alla fine del novembre 1863 muore sua madre; eredita un piccolo lascito dalla morte della madre che gli consente di superare i momenti peggiori.

1864 Nasce l'Associazione internazionale dei lavoratori (la PRIMA INTERNAZIONALE) e viene affidato a Marx il compito di redigere il programma. I primi anni di vita dell'Internazionale sono caratterizzati dalle polemiche tra la linea egemone di Marx e quelle minoritarie di Mazzini e Bakunin.

1865-1872 Nel 1865 scrive "Salario, prezzo e profitto". Gli impegni per l'Internazionale gli consentono a fatica di trovare spazi per la stesura de "Il Capitale". Nel 1867, presso l'editore Meissner di Amburgo esce il primo libro de "IL CAPITALE", stampato in 1.000 esemplari. Le condizioni di famiglia sono sempre critiche sino a quando Engels non vende la sua parte di proprietà della fabbrica di Manchester e si impegna a corrispondere una somma fissa alla famiglia Marx, che finalmente può risolvere, in modo definitivo, i propri problemi economici. 1871: l'Impero francese cede sotto i colpi della Prussia di Bismarck e la Francia diviene nuovamente repubblicana. Quando i tedeschi chiedono il disarmo della Guardia nazionale (formata da proletari e borghesi radicali), l'insurrezione è generale: viene proclamata la COMUNE DI PARIGI e il potere passa nelle mani del popolo. Il governo di Thiers fugge a Bordeax. In maggio il governo decide la repressione sanguinosa della Comune parigina. I comunardi resistono ma sono battuti e massacrati (25.000 morti). Marx scrive la "Guerra civile in Francia" in cui esalta la Comune di Parigi come primo esperimento di "governo proletario" e grande bandiera del comunismo rivoluzionario.

1873-1880 Si aggravano le sue condizioni di salute, mentre sua figlia Eleanor si impegna in politica. Nel 1875 scrive il terzo volume de "Il Capitale". In maggio, al Congresso di Gotha, nasce il Partito operaio socialdemocratico tedesco. Marx dissente dalla sua linea politica ("Critica al programma di Gotha"). Nel 1876 si scioglie, a Filadelfia, la Prima Internazionale. Anche lo stato di salute di Jenny diviene grave verso il 1879. Marx scrive e si occupa della situazione russa.

1881-1882 Il 2 dicembre del 1881 Jenny muore. Marx ne riceve un colpo tanto duro da non risollevarsi più: la sua salute è così sempre più minata. Sono ormai ricorrenti accesi colpi di tosse che non gli danno tregua. Passa, nel giugno del 1882, con i nipoti un periodo ad Argenteuil.

1883 A gennaio muore la primogenita di Marx, Jenny, a soli 38 anni. Questo ulteriore durissimo colpo lo ferisce a morte: alla bronchite si aggiunge un'ulcera polmonare. Il 14 marzo, alle 2 e 45 del pomeriggio, anche Marx muore. Viene sepolto nel cimitero londinese di Highgate il 17 marzo. Engels recita una breve orazione funebre che termina così: "I governi, assoluti e repubblicani, lo espulsero, i borghesi, conservatori e democratici radicali, lo coprirono a gara di calunnie. Egli sdegnò tutte queste miserie, non prestò loro nessuna attenzione, e non rispose se non in caso di estrema necessità. E' morto venerato, amato, rimpianto da milioni di compagni di lavoro rivoluzionari in Europa e in America, dalle miniere siberiane sino alla California. E posso aggiungere senza timore: poteva avere molti avversari, ma nessun nemico personale. Il suo nome vivrà nei secoli, e così la sua opera!".


Tutte e tre le figlie di Marx amavano un gioco di società, molto popolare in età vittoriana, chiamato 'Confessioni' e verso la metà degli anni Sessanta invitarono il padre Karl a sottoporsi all'interrogatorio. Ecco le sue risposte:

La virtù che preferisci: La semplicità

La qualità che preferisci in un uomo: La forza

La qualità che preferisci in una donna: La debolezza

La tua caratteristica principale: La determinazione

La tua idea della felicità: Lottare

La tua idea dell'infelicità: La sottomissione

Il difetto che scusi di più: La credulità

Il difetto che detesti di più La servilità

Ciò che ti disgusta di più: Martin Tupper

La tua occupazione preferita: Razzolare tra i libri

Il tuo poeta preferito: Shakespeare, Eschilo, Goethe

Il tuo scrittore preferito: Diderot

Il tuo eroe preferito: Spartaco, Keplero

La tua eroina preferita: Margherita

Il tuo fiore preferito: La dafne

Il tuo colore preferito: Il rosso

Il tuo nome preferito: Laura e Jenny

Il tuo piatto preferito: Il pesce

La tua massima preferita: Nihil humani a me alienum puto

Il tuo motto preferito: De omnibus dubitandum





La filosofia e i suoi eroi