SPOTORNO

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A pochi chilometri a ovest di Savona si trova una ridente località a me molto cara, nella quale amo trascorrere le mie giornate in estate e talvolta anche in inverno. E' Spotorno.


Spotorno vista dalle alture



Dato che io adoro il mare, a Spotorno mi trovo divinamente bene: il mare è molto bello e il paesino è graziosissimo e facilmente raggiungibile da Torino. Questa è la poesia che a Spotorno volle dedicare il poeta Camillo Sbarbaro, che nella cittadina ligure soggiornò a lungo, serbandone sempre un ottimo ricordo:

Spotorno, terra avara. Vi imbianca l'olivo, il sorbo vi si carica di mazzetti duri.
Ti siedi e taci sulla spiaggia sterposa di contro a un pallido mare. Vi tremola a volte una manciata di zecchini; al largo passa il guscio rossastro della petroliera.

Il greto abbacina. La montagna mostra bianche ferite. Negli orti le casette screpolate rosee trasaliscono al passaggio del direttissimo. Allaga l'abitato la voce della maretta. Spotorno, paesaggio dell'anima; cielo che a guardarlo si beve.

Vivo in un ex voto a vedere come la marina si comporta ingenuamente davanti a questa levata di sole. Le colline paion pecore dopo la tosatura. Il promontorio in faccia all'isolotto di Bergeggi

è appena ricciuto di pinastri.

E il mare! - conosco un mare brulicante d'oro dove le vele sono fiamme esili; uno, impalpabile da credere ad un inganno degli occhi; un mare che è tutto uno zaffiro liquefatto, in cui si vorrebbe stemperarsi.

Questo, è una grigia lavagna, appena argentata a levante. Più di tutti i mari che so, è questo che amo: esso risveglia in me l'anima avventurosa.

Quand'ecco, nell'appropriato scenario, il sole balza, bolla infuocata, sciorinandosi ai piedi un tremolante tappeto arancione.


(Da Trucioli, II, 1914-1940)




Davvero un bel panorama l'isola di Bergeggi con le montagne innevate che si stagliano sullo sfondo.






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