Bruno Il mondo è infinito

Come dice anche il titolo del dialogo De l’infinito universo et Mondi, per Bruno il mondo è infinito, perché non c’è ragione che non lo sia; solo un mondo infinito è adeguato alla potenza di Dio.

 

G. Bruno, De l’infinito universo et Mondi, Dialogo Quinto

 

Fil. Non bisogna dunque cercare, se estra il cielo sia loco, vacuo o tempo; perché uno è il loco generale, uno il spacio immenso, che chiamar possiamo liberamente vacuo; in cui sono innumerabili ed infiniti globi, come vi è questo in cui vivemo e vegetamo noi. Cotal spacio lo diciamo infinito, perché non è raggione, convenienza, possibilità, senso, o natura che debba finirlo: in esso sono infiniti mondi simili a questo, e non differenti in geno da questo; perché non è raggione né difetto di facultà naturale, dico tanto potenza passiva quanto attiva, per la quale, come in questo spacio circa noi ne sono, medesimamente non ne sieno in tutto l’altro spacio, che di natura non è differente e altro da questo.

 

Grande Antologia Filosofica, Marzorati, Milano, 1964, vol. VI, pag. 1356