BODIN, LA MONARCHIA

Monarca regio è colui che si comporta nei riguardi della legge di natura con la stessa obbedienza che esige dai sudditi nei propri riguardi, lasciando a ciascuno la libertà personale datagli da natura e la proprietà di ciò che gli appartiene. Queste ultime parole devono dare la misura della differenza che passa tra un monarca regio e un monarca dispotico. Anche quest'ultimo può essere un principe giusto e virtuoso che governa i suoi sudditi con equità; ma rimane pur sempre padrone delle loro persone e dei loro beni. Se però accade che il monarca dispotico, una volta conquistato a buon diritto il territorio dei nemici, rimetta in libertà i nuovi sudditi lasciando loro ogni diritto su se stessi e sui loro beni, ecco che da signore si fa vero re, e il suo governo da monarchia dispotica diviene monarchia regia.

(...) La nostra definizione dice che i sudditi devono obbedire al monarca regio; questo per dimostrare che in lui solo risiede la maestà sovrana. E dice anche che il re deve obbedire alle leggi di natura ovvero governare i sudditi e comportarsi in tutte le sue azioni secondo giustizia naturale, quella giustizia che si rivela di per sé chiara e lucente come lo splendore del sole. Questa è la vera proprietà essenziale della monarchia regia: che il re si dimostri altrettanto pronto ad inchinarsi alle leggi di natura quanto desidera i sudditi obbedienti a sé. Perciò deve temere Dio sopra ogni altra cosa, esser pietoso verso gli afflitti, prudente nelle sue azioni, ardito nelle sue imprese, modesto nella prosperità, costante nell'avversità, fedele alla parola data, saggio nei propositi, premuroso verso i sudditi, largo di soccorso agli amici, terribile verso i nemici, cortese ai buoni, temibile ai cattivi, giusto con tutti. Se i sudditi obbediscono alle leggi del re e il re a quelle di natura, la legge sarà padrona e, come dice Pindaro, regina. E ne conseguirà scambievole affetto nei rapporti dei sudditi fra di loro e in quelli dei sudditi col re. (...) La differenza tra i re, insomma, non consiste nel modo in cui si giunge al potere, ma nel modo con cui si governa. E ciò è già implicito nella suddivisione della monarchia in tre specie, la dispotica, la regia, la tirannica.

(Bodin, “Dello Stato”, II, cap. 3)