THYCO BRAHE, NE' CON TOLOMEO NE' CON COPERNICO


Dal momento in cui mi resi conto che la vecchia distribuzione tolemaica degli orbi celesti non era abbastanza coerente e [...]; avendo considerato nello stesso tempo la moderna innovazione introdotta dal grande Copernico [...]; ora, dico, avendo ben compreso come ambedue queste ipotesi ammettessero non piccole assurdità, presi a meditare tra me stesso profondamente se mai si potesse trovare una qualche ipotesi che non fosse in contrasto né con la matematica né con la fisica, e che non dovesse sfuggire di nascosto alle censure teologiche e che, nello stesso tempo, soddisfacesse in modo completo alle apparenze celesti. [...]Ed ora comunicherò questa disposizione degli orbi [...] ai cultori della filosofia celeste.

 

(Tycho Brahe, De mundi aetherei recentioribus phaenomenis, 1588, in Paolo Rossi, La rivoluzione scientifica da Copernico a Newton, Loescher, Torino, 1980, pp. 156-159)