Feuerbach, Passato, presente, futuro

Il passato è legato al ricordo, il presente è prosaico e ateo, il futuro è il regno della poesia, delle attese, delle speranze, delle possibilità e della casualità.

 

L. Feuerbach, L’essenza della religione

 

Ma sull’animo il futuro agisce con una forza infinitamente superiore a quella del passato; il passato lascia indietro soltanto la quieta sensazione del ricordo, mentre il futuro ci sovrasta con gli orrori dell’inferno o le beatitudini del paradiso. Gli dei che emergono dalle tombe non sono quindi che ombre di dei; gli dei veri e viventi, i signori della pioggia e del sole, del lampo e del tuono, della vita e della morte, del cielo e dell’inferno devono la loro esistenza soltanto alle potenze del timore e della speranza, che comandano alla vita e alla morte e che illuminano l’oscuro abisso del futuro con enti della rappresentazione. Il presente è oltremodo prosaico, concluso, determinato, immutevole, compiuto, esclusivo; nel presente la rappresentazione coincide con la realtà; in esso gli dei non hanno quindi posto né campo d’azione; il presente è ateo. Il futuro è invece il regno della poesia, il regno della possibilità e della casualità infinita.

 

L. Feuerbach, L’essenza della religione, Laterza, Bari, 1972, pag. 107