« Vi è chi ritiene che non differiscano tra loro chi è buono e chi è amico davvero. […] Capita che, per il piacere o per l’utile, anche le persone dappoco diventino amiche tra loro […] ma è chiaro che per se stessi divengono amici solo i buoni, dato che i cattivi non provano piacere l’uno dell’altro, se non ne deriva loro anche qualche vantaggio. »

Aristotele, “Etica Nicomachea”

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