Or ora il bardo cosmopolita, con lucida boccia riflettente, sta sermoneggiando dagli spazi sontuosi del fastoso attico di Nuova York, protetto dalla guardinga scorta dei nerboruti. Lamenta che un carico prezioso di migranti deportati dall’Africa è stato sequestrato. Ovviamente sulla deportazione in sé nulla ha da eccepire, il sommo vate del cosmomercatismo glamour. Anch’egli pare sia sequestrato, in su lo sontuoso attico, con la soave compagnia delle titillevoli aragoste, rubiconde come le rosse magliette di finissima seta (cucite da umani giammai pagati) calzate per le proteste politicamente corrette a beneficio dei padroni del turbocapitale. I porti debbono essere aperti, ma giammai vi passi per la mente di chiedere di aprire lo sontuoso attico o lo fastoso panfilo di San Torpè.

 


 

Citazioni

"Nella vita è perciò utile prima di tutto condurre a perfezione, per quanto possiamo, l’intelletto ossia la ragione, e in ciò consiste la più alta felicità, o beatitudine, dell’uomo; poiché la beatitudine non è altro che l’appagamento dell’animo originato dalla conoscenza intuitiva di Dio. Ora condurre a perfezione l’intelletto non è altro che avere intelligenza di Dio, e degli attributi e azioni di Dio. Perciò il fine ultimo dell’uomo guidato da ragione, ossia il desiderio supremo, con il quale si studia di controllare tutti gli altri, è quello da cui è portato a concepire adeguatamente se stesso e tutte le cose che possono essere colte dalla sua intelligenza". (B. Spinoza, "Etica dimostrata secondo l'ordine geometrico")



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