Socrate



“Che cosa è dunque il tempo? Se nessuno me ne chiede, lo so bene: ma se volessi darne spiegazione a chi me ne chiede, non lo so: così, in buona fede, posso dire di sapere che se nulla passasse, non vi sarebbe il tempo passato, e se nulla sopraggiungesse, non vi sarebbe il tempo futuro, e se nulla fosse, non vi sarebbe il tempo presente. Ma in quanto ai due tempi passato e futuro, in qual modo essi sono, quando il passato, da una parte, più non è, e il futuro, dall’altra, ancora non è? In quanto poi al presente, se sempre fosse presente, e non trascorresse nel passato, non più sarebbe tempo, ma sarebbe, anzi, eternità. Se, per conseguenza, il presente per essere tempo, in tanto vi riesce, in quanto trascorre nel passato, in qual modo possiamo dire che esso sia, se per esso la vera causa di essere è solo in quanto più non sarà, tanto che, in realtà, una sola vera ragione vi è per dire che il tempo è, se non in quanto tende a non essere?”. (Agostino, “Confessioni”)


Citazioni

"Un uomo che vuole, comanda a qualche cosa, in sé, che obbedisce o alla cui obbedienza egli crede. Ma si consideri l’essenza più peculiare della volontà, quella cosa così complessa che il volgo chiama con una parola: se in un certo caso succede che noi siamo nello stesso tempo colui che comanda e colui che obbedisce, obbedendo noi avremo l’impressione di sentirci costretti, oppressi, spinti a resistere, mossi, impressioni che seguono immediatamente la volizione; ma nella misura in cui noi abbiamo l’abitudine di fare astrazione di questo dualismo, di lasciarci ingannare grazie al concetto sintetico di “io”, una catena di conclusioni sbagliate e di false valutazioni della volontà stessa si aggancia al volere, cosicché chi vuole crede in buona fede che il volere basti all’azione". (F. Nietzsche “Al di là del bene e del male”)


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