Libri di Diego Fusaro

In un recente dibattito catodico con Marco Travaglio, direttore del “Fatto Quotidiano”, Federico Fubini, vicedirettore del “corriere della sera”, ha dichiarato programmaticamente che “l’Ucraina è una democrazia”. Intendeva, naturalmente, porre in contrapposizione la “democrazia” ucraina alla perfida “dittatura” rossobruna della Russia di Putin. Non è la prima volta che gli autoproclamati professionisti dell’informazione ripetono convintamente che l’Ucraina è il paradiso della democrazia. Si tratta a tutti gli effetti di una menzogna evidente, priva di riscontri nella realtà. Non dimentichiamo, per inciso, che il guitto di Kiev, l’attore Nato Zelensky, prodotto in vitro di Washington se non di Hollywood, in questi anni ha imposto il canale televisivo unico, ha perseguitato la chiesa ortodossa, ha limitato i partiti d’opposizione, ha posto fuorilegge il partito comunista e, dulcis si in fundo, è supportato dal battaglione neonazista Azov. Davvero un curioso concetto di democrazia! Non dobbiamo neppure stupirci troppo, considerato il fatto che larga parte degli Europei ritiene oggi che sia democratica l’Unione Europea, costrutto tecnocratico e repressivo che ha gradualmente annientato ogni residuo spazio democratico in Europa. Per quel che riguarda Fubini, poi, non abbiamo certo dimenticato quel che ammise nel 2019: “Non ho voluto scrivere che dopo la crisi sono morti 700 bambini in più: sarebbe clava per gli antieuropei” (“Il fatto quotidiano”). Altro da aggiungere?