Socrate



#pridemilano Il gay pride nulla ha a che fare con la sacrosanta difesa dei diritti degli omosessuali. Con pagliacci sui trampoli e bardati in fucsia e arcobaleno, il  gay pride è un patetico fenomeno di adattamento postmoderno dei costumi al nuovo ordine globalista e post-borghese. Serve a destabilizzare la mentalità dei popoli, a ortopedizzarla in senso post-familiare e iperedonista: per creare gli schiavi ideali, la plebe policroma del totalitarismo glamour del libero mercato. Lo schiavo ideale, scrive Spinoza nel Trattato politico, è colui che agisce per soddisfare il desiderio di un altro come se fosse il proprio. Perché altrimenti i megagruppi multinazionali, ossia quelli che massacrano i lavoratori, finanzierebbero il gay pride? Filantropia? Macché, nuda logica del profitto.


Citazioni

“L’Io stesso fa l’oggetto, mediante il proprio agire; la forma del suo agire è essa stessa l’oggetto, e non si deve pensare a nessun altro oggetto. Ciò il cui modo di agire diventa necessariamente un oggetto, è un Io, e l’Io stesso non è nient’altro che ciò il cui mero modo di agire diventa un oggetto”. (J.G. Fichte, "Fondamento del diritto naturale")



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