Carola, Gere, il bardo cosmopolita, i fucsia: sempre e solo battaglie di riconoscimento e visibilità per le minoranze, l’alibi per evitare la questione della giustizia sociale e dell’emancipazione del lavoro. Armi di distrazione di massa care al padronato cosmopolitico.





Citazioni

"Nello sviluppo immanente dello spirito, l’acquisizione del simbolo costituisce sempre un primo e necessario passo per l’acquisizione della conoscenza obiettiva dell’essenza. Il simbolo costituisce per la conoscenza, per cosí dire, il primo stadio e la prima prova dell’obiettività perché, grazie a esso, per la prima volta viene offerto un punto fermo al perenne mutare del contenuto della coscienza, perché in esso viene determinato e messo in rilievo un elemento permanente". (E. Cassirer, "Filosofia delle forme simboliche")







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Di admin

Un pensiero su “Gere, Carola, il bardo: cosa hanno in comune questi aedi del padronato cosmopolitico?”
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Diego Fusaro