Il capitale – diciamolo apertamente – odia ogni identità che non sia quella che esso promuove e impone a tutti i popoli del pianeta: l’identità del consumatore apolide e sradicato, senza patria e senza cultura, senza provenienza e senza progetto, asimbolico e aprospettico.
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L’uomo senza. Privo di tutto, fuorché di desiderio e poco altro.