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Intelligonews chiude: a casa e senza tutele tutti i lavoratori. La libertà si paga.

“Per quattro anni e mezzo Intelligonews è stata una testata attiva nel mondo dell’informazione digitale. Tra accessi mensili e relativa pubblicità, senza un euro di contributo pubblico, Intelligonews ha svolto a tutto campo un ruolo di approfondimento del dibattito, politico e non, all’interno del panorama nazionale. Un lavoro svolto da una dozzina di colleghi, tra redattori e collaboratori.
Il vantaggio e il ritorno economico è stato tutto appannaggio dell’editore, l’onorevole Gianfranco Librandi, ex Scelta civica (Tci-Satelios TV Srl).
Era vincente un prodotto editoriale plurale ed aperto, con opinionisti scelti con criterio giornalistico senza consultare il manuale Cencelli dell’opportunità partitica.
Librandi alla fine di ottobre ha comunicato alla redazione la fine dei giochi. Gli accessi si sarebbero ridotti, ma non al punto tale da giustificare una repentina chiusura. Nonostante l’editore negli anni avesse sfruttato il lavoro dei colleghi, avendo fatto poco e nulla per regolarizzare le posizioni contrattuali e previdenziali.
La lettura dei bilanci ci racconta invece tuttora una storia di assoluta sostenibilità dell’impresa editoriale. Forse ha inciso di più la collocazione di Librandi all’interno del partito democratico. Forse Librandi con una nuova “divisa” non si è sentito di assicurare la precedente linea editoriale.
Stampa Romana chiede un incontro immediato con l’onorevole Librandi per individuare percorsi alternativi alla chiusura e assisterà i colleghi nella rivendicazione dei loro diritti”.

Lazzaro Pappagallo
Segretario ASR


Citazioni

"Ogni volta, infatti, che riteniamo che rimanga una qualche verità da conoscere, un qualche bene da raggiungere, noi sempre ricerchiamo un'altra verità ed aspiriamo ad un altro bene. Insomma l'indagine e la ricerca non si appagheranno nel conseguimento di una verità limitata e di un bene definito. [...] Nello stesso modo la materia particolare, sia essa corporea o incorporea, non assume mai una struttura definitiva, e non essendo paga delle forme particolari assunte in eterno, aspira nondimeno in eterno al conseguimento di nuove forme". (Giordano Bruno)


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