Ore 11,30 del mattino del 20 ottobre 1944 a Milano, nella scuola elementare “Francesco Crispi”, quartiere Gorla: 184 bambini della classe prima vengono travolti e uccisi da ottanta tonnellate di esplosivo. Uno dei tanti bombardamenti dei “liberatori” e filantropici USA. Eppure, tra le tante giornate della memoria, non v’è spazio per questo evento tragico. Già, perché questa tragedia non deve essere ricordata: perché potrebbe rammentarci che quelli che ci ostiniamo a chiamare liberatori sono, in realtà, dei criminali. Che, come a Milano nel 1944, continuano oggi impunemente a massacrare innocenti in giro per il mondo. Sempre in nome, sia chiaro, dei diritti umani e della liberazione.
Citazioni
« Socrate: "Ho, dunque, paura di confutarti; temo che tu possa ritenere ch'io ti contraddica non per desiderio di chiarire sempre meglio il problema, ma per astio nei tuoi confronti. Solo dunque se tu sei quale sono io, solo allora t'interrogherò con piacere: se no, è meglio abbandonare la discussione. Ma come sono io? Io sono uno che con piacere mi lascio confutare se non dico la verità, che con piacere confuto, se altri non dice il vero, e che, senza dubbio, accetto d'essere confutato con un piacere non minore di quello che provo confutando. Infatti, ritengo l'esser confutato come un maggior beneficio, tanto maggiore, quanto è meglio essere liberati dal male più grande che liberarne altri. In realtà, non v'è male più grande, per l'uomo, di falsa opinione sull'argomento di cui stiamo discutendo adesso. E allora, concludendo, se anche tu dichiari di essere quale sono io, discutiamo; se, invece, pensi sia meglio smettere, lasciamo andare e poniamo fine al discorso"».
(Platone, "Gorgia")