Poesia di un amico
Alla ribellione di un anonimo ristoratore.

Salve. Io sono un ristoratore anonimo.
Sono certo che il governo sappia che stiamo soffrendo. Come la chiesa sa che l africa
sfruttata, sta ancora morendo proprio in questo monento.
Sono certo anche che non vi sia evidenza scientifica delle decisioni politiche che l’occidente in generale sta prendendo nel chiudere la gente in casa. Sono convinto e sicuro di me che piu si va al vertice di ogni potere e tutto cio, a chi la’ vi risiede sia sempre piu chiaro e palese.
Percui il mio dubbio e’ forte e mi sento di fare un video da anonimo. Per rappresentare tutti e nessuno. Palestre, pasticcerie, bar, negozi di abbigliamento, fornitori locali e piccoli produttori. Siamo indipendenti nella nostra mansione. Nel nostro operare e nel nostro lavoro. Pur facendo parte di uno stato ed una nazione. Non siamo di nessun organo o fazione il meccanismo o giogo. Eppure creiamo immensa richezza e valore nonostante non siamo una holding.
Non abbiamo supporto. Ne aiuto. Ne onesta o sincera giustificazione da parte dei governi, delle associazioni di categoria o di alcuno straccio di istituzione, sopratutto in questo particolare momento. Ci rimane solo la costituzione…chi la ricorda ancora ?
Ah si, vabbe, forse qualche spot emozionale per comprare sotto casa e non sul web… vabbe…forse qualche post sulla pagina ufficiale del partito di …hai detto chi e’?
Ma nulla piu e nulla di che.
Insomma io. Ristoratore e anonimo,
ho raccontato la mia storia e la mia vicenda, Per quanto misera e modesta ad un amico poeta. Ci siamo poi lasciati ma non prima di avergli detto che una ribellione e’ pronta ad essere messa in opera e che si sarebbe compiuta di li a pochi giorni. il 15 di gennaio si disobbedisce a dictat e ordini anche se frammentati e ancor palesemente non organizzati; non come i poteri forti che i dictat ci impongono. I ristoratori disobbiederanno in coro e numerosi. Ebbene. Vorrei condividere con voi la poesia che mi ha scritto via chat, con mia somma sorpresa dopo poche ore il nostro incontro, il mio amico poeta di cui questo e’ il racconto.
Non so se servira’ a qualcosa. Ma condividere e ‘la natura anche di ogni ristoratore qual sono in quanto uomo.

Ad un amico titubante e disobbediente.

Apri per coerenza. Apri per
partecipazione ed appartenenza.
Apri per identita’, per determinazione, indipendenza.
Tu apri per la liberta’
Siete pochi? Non importa
Anche di voi la storia non puo fare senza.
Ma secondo me sarete sempre piu fino a divenire molti.

Che tristi gli uomini. Haime’. Sono soli
E vogliono litigare anche fra poveri
Fra commercianti, bottegai o fornitori
Si sentono di fare questo
Con l assessori poi son tutti molli o proni.
Accusarsi vicendevolmente fra stolti
Fra pari, ma poi elemosinare nugali ristori.
Non vi ascolta nessuno nelle rare
Riunioni, tra voi. Si impreca, mi racconti
oppure vi date impacciati del” noi”
Rimanendo poi inermi la sera guardando
Annoiati i televisori o serie di ripetizioni.

L unione e l progammazione e’ piu Tipica
Ascoltando i tuoi ricordi, di chi vi tiene
Chiusi. Dei poteri forti. Non tutti come te ancor hanno Sogni?
Senza passare da elezioni, insieme
Organizzano terapie a regime, chi governa
senza poi di scienza portar alcuna l evidenza.
Nessuna prova certa, se non che
Sia L ikea o l S lunga non ne risenta.

Hai raccontato ad un amico poeta la tua vicenda, da che hai aperto l’attivita come ristoratore e non di meno artigiano, ma pensa!
Sento in te che la frustrazione aumenta.
Poi comunita’, filosofia e vendita.
Ne hai di indole ed aperta!!
Novita, tradizione e quella crema…
Realizzarti come persona, in un mestiere
Una mansione, anche a me e’ sempre stata
Raccontata come una virtu’ e cosa di valore.
Ci hai messo anima e cuore.
Si vede. Un amico lo capisce spontaneamente
Sai…Ricevi complimenti ed ammirazione
Anche tu lo senti. Anche critiche che
L orgoglio poi ti fomenti.
Ma ricevi anche bollette e solleciti di
Qualunque pagamenti. Come se
Non vivessimo giorni pandemici fra
Regimi terapeutici e governi.
Siano essi malvagi o dannosi e stupidi
Inetti, i risultati comunque nell odierni.
Come puoi da solo non fare
Che niente?
Essere te stesso?
Semplicemente?
Apri. Ti sei realizzato per questo!

Forse il male ha creato tale espediente
Pandemico.
Ed allora ci vogliono chiudere per sempre;
Forse iddio o la natura per risentimento?
Punizione, paura o programmato massonico
depopolamento?
Chissa perche, chissa per come…
Pero’ io ho gia un languore…
Ma tu non sentirti in colpa
Tu, via a realizzare te, gli altri pure
Come persone.
Seppur per breve tempo
Hai creato con sentimento
Quello che in poesia un amico
Puo solo raccontare in un messaggio
per l’ aere e nel
Vento.

Da te, ogni volta a pancia piena
Me ne vado sereno e contento.
Da te canto di ritornare a fishiettar
Qualche affamato motivetto.

#conlapoesiadisobbediscoedaproanchio
#aproanchio

Torbo V














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Di admin

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Diego Fusaro