Pensateci. Voi, lavoratori, prendete – supponiamo – 10 euro all’ora, con diritti sindacali e condizioni di lavoro di un certo livello, frutto delle lotte di classe. Ecco, ora i signori del capitale deportano dall’Africa nuovi lavoratori che fanno a 3 euro all’ora – supponiamo – ciò che voi fate a 10, e lo fanno senza diritti e senza coscienza delle conquiste di classe. Ecco spiegata l’immigrazione di massa. Il nemico non sono i migranti, ma chi li deporta. Il nemico non sono i migranti, ma l’immigrazione come arma nelle mani delle classi dominanti.
(Visualizzazioni 1.090 > oggi 1)
Concordo totalmente. Questo fenomeno legalizza la disoccupazione e il potere della classe dirigente. “Dividere per regnare” far si, che il popolo incolpi il nemico sbagliato, da libera azione a chi realmente ti vuol male. Questo problema della riduzione dei diritti dei lavoratori esiste già da tanti anni.
Il lavoro a nero, le ore non dichiarate, o a dirittura il rimborso sotto tavolo del proprio salario al datore di lavoro, esiste e pesa sulle spalle del lavoratore. Esiste pure il fatto di lavorare senza salario con la promessa di un contratto “virtuale” che non si concluderà mai, non solo nella lavoro manuale ma anche intellettuale come architetti, avocati, informatici, ecc..
La disperazione porta anche ad accettare con la speranza di una via di uscita…