Apri il rotocalco turbomondialista La Repubblica e vedi una sfilza di dieci articoli tutti contro il governo e tutti a favore del solito mantra “più Europa”, “più libera circolazione”, “più mercato”, “più globalizzazione”. Procede senza posa l’opera di solerte ortopedizzazione capitalistica delle coscienze, tesa a far sì che gli schiavi della platonica caverna seguitino ad amare le proprie catene e a odiare tutto ciò che possa spezzarle.


Citazioni

«Volgiamoci dunque al nostro passato, (...) per fare di questa nostra italianità, quale si venne realizzando lungo la nostra storia particolare, il nostro problema presente ed urgente, il segreto della nostra vita spirituale». (G. Gentile , "Il carattere storico della filosofia italiana")



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Di admin

126 pensiero su “Starbucks apre, ecco le file di pecoroni dal palato globalizzato”
  1. LA paura dell’uomo stranamente lo tiene in equilibrio e lo rende potenzialmente schiavo.
    Capisco bene quello che vuole far vedere Fusaro. Ma la grande massa di pecore è necessaria per mantenere laset d’Europa. L’utopia esiste.

  2. In effetti, essere colpiti dai propri pensieri “come se venissero dall’esterno” significa comprendere in qualche modo di essere “esterni a se stessi” di essere un coacervo formidabile di limiti e possibilità, di essre un ente per niente assoluto, che è, al contrario, indissolubilmente intrecciato col Mondo, che è intessuto di “mondo” e che, proprio perché non è vincolato per sempre al suo essere già dato, è sempre qualcosa in più di se stesso, e perciò è libero.

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Diego Fusaro