Leggo su “Repubblica”, rotocalco turbomondialista e voce del padronato cosmopolitico, che adesso la civiltà del dollaro fornisce all’Ucraina un preziosissimo consiglio che suona come sempre come un imperativo: Washington propone a Kiev di abbassare l’età per la leva obbligatoria, portandola dai 25 ai 18 anni. Insomma, la civiltà dell’hamburger e l’occidente, anzi l’uccidente liberal-atlantista, consigliano all’Ucraina di abbassare l’età per mandare i propri cittadini a immolarsi al fronte in nome dell’imperialismo di Washington. Proprio mentre il guitto di Kiev va dicendo che quella di Putin è una escalation di terrorismo… Come classificare allora il modus operandi dell’Occidente a trazione atlantista? Quell’occidente che, nei giorni scorsi, ha fornito all’Ucraina mine antiuomo da usare contro la popolazione russa (infatti, come è noto, le mine non fanno distinzione tra civili e militari). Ancora, quell’uccidente che adesso propone all’Ucraina di abbassare l’età della leva militare per mandare diciottenni al fronte come carne da macello da sacrificare in nome della libido dominandi di Washington e della sua sporca guerra contro la Russia. L’abbiamo ribadito molteplici volte e lo facciamo anche ora: questa non è la guerra della Russia contro l’Ucraina, essendo invece il conflitto che la civiltà dell’hamburger ha scatenato contro la Russia utilizzando l’Ucraina e il suo popolo come vittime sacrificali e come instrumenta belli. La ragione della guerra sta naturalmente nel fatto che la Russia di Putin non si piega all’ordine di Washington e anzi, oltre a resistere, propizia l’avvento di un nuovo ordine multipolare sottratto all’imperialismo della dominazione a stelle e strisce.
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