“Quale delle foglie, | tale è la stirpe degli umani. Il vento / brumal le sparge a terra, e le ricrea / la germogliante selva a primavera” (Iliade, VI)
In questa sezione, trovate il commento libro per libro all'”Iliade” ad opera di Giacomo Maria Prati. Cliccando su ciascuno dei 24 libri, potrete sentire il commento audio. Buon ascolto! E che il viaggio abbia inizio!
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Canta, o dea, l’ira d’Achille Pelide, / rovinosa, che infiniti dolori inflisse agli Achei, / gettò in preda all’Ade molte vite gagliarde / d’eroi, ne fece il bottino dei cani, / di tutti gli uccelli — consiglio di Zeus si compiva — / da quando prima si divisero contendendo / l’Atride signore d’eroi e Achille glorioso. / Ma chi fra gli dèi li fece lottare in contesa? / Il figlio di Zeus e Latona; egli, irato col re, / mala peste fe’ nascer nel campo, la gente moriva, / perché Crise l’Atride trattò malamente. (“Iliade”, I)
Citazioni
"Ti prego, Lucilio carissimo, fa' la sola cosa che può renderti felice: distruggi e calpesta questi beni splendidi solo esteriormente, che uno ti promette o che speri da un altro; aspira al vero bene e godi del tuo. Ma che cosa è "il tuo"? Te stesso e la parte migliore di te. Anche il corpo, povera cosa, benché non se ne possa fare a meno, stimalo necessario più che importante; ci procura piaceri vani, di breve durata, di cui necessariamente ci pentiamo e che, se non li frena una grande moderazione, hanno un esito opposto. Questo dico: il piacere sta sul filo, e si muta in dolore se non ha misura; ma è difficile tenere una giusta misura in quello che si crede un bene: solo il desiderio, anche intenso, del vero bene è senza pericoli. Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino".
(Seneca, "Lettere morali a Lucilio")