Ormai il pontefice non ha più alcun argomento teologico rivolto alla trascendenza. Si limita da tempo a dispensare consigli pratici di pura amministrazione. E’ quella che possiamo a tutti gli effetti definire la fede low cost di Papa Bergoglio.

Eccola la differenza decisiva tra lui e Papa Ratzinger: Ratzinger era un teologo e filosofo di prim’ordine, egli teologizzava discutendo criticamente le tesi di Agostino e Tommaso d’Aquino. Provava ad affrontare il nichilismo in cui è precipitato l’occidente provando a rifondare la certezza della fede sul fondamento della tradizione.

Egli in sostanza fu l’ultimo pontefice che tentò davvero di svolgere il ruolo di pontefice.

Papa Bergoglio ci pone ben altra concezione: egli infatti è il primo pontefice che dimostra il pieno cedimento al nichilismo dei mercati. Non c’è nella sua teologia alcun riferimento al sacro e al divino, la sua è una teologia immanentistica e aperta soltanto al mondo. Che di fatto si è arresa ai mercati ed è divenuta una pura continuazione del loro verbo.

La sua fede low cost emerge da un particolare aspetto: il fatto che sostiene che ciascuno possa essere un perfetto consumatore e un perfetto cristiano. Non è più richiesto al cristiano alcuno sforzo per andare oltre.





Citazioni

"Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l'erba, la gioventù. L'amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile. Come finirà tutto ciò? Lo ignoro". (P.P. Pasolini)







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Diego Fusaro