“Trump si mette in aereo con la sua escort… ehm… sua moglie”. Così ha letteralmente detto Alan Friedman, megafono del nuovo ordine mentale globalcapitalistico. A colpire è il bipensiero orwelliano di suddetto nuovo ordine mentale e dei suoi aedi ditirambici: quello che in generale condannano come male assoluto diventa come d’incanto bene, nel loro modus operandi quotidiano, quando è applicato a quanti essi considerino apertamente nemici o anche solo indegni di far parte del loro reame politicamente corretto.














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Un pensiero su “Alan Friedman e gli insulti contro la moglie di Trump”

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