coraggio di pensare, pensiero, filosofia



“Un tempo non era permesso a nessuno di pensare liberamente. Ora sarebbe permesso, ma nessuno ne è più capace. Ora la gente vuole pensare ciò che si suppone debba pensare. E questo lo considera libertà”.
(O. Spengler, “Il tramonto dell’Occidente”)



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Di admin

7 pensiero su “Nessuno ha più il coraggio di pensare”
  1. La stragrande maggioranza delle persone non vuole pensare.
    Perché preferisce affidarsi a chi millanta capacità e soluzioni. Si deresponsabilizza e non pensa più. Si fida perché preferisce la promessa della sicurezza alla responsabilità di procurarsela.
    Così abbiamo la massa, il gregge, il macroaggregato che piace tanto agli economisti mainstream ed al potere.
    Un esercito di affidati, identici, uniformi.

  2. Il senso ultimo del potere di un impero della sorveglianza è la centralizzazione.
    La centralizzazione di tutto. Anche del pensiero. Per ostacolare quell’imprevedibilità nell’azione umana che può mettere in discussione lo status quo dominante.
    La soluzione dal basso è, pertanto, il decentramento. Il decentramento di tutto.

  3. Ogni soluzione calata od imposta dall’alto sarà sempre una soluzione volta ad impedire di guardare il recinto ed oltre il recinto.
    Che si parli di primato del mercato o di primato della politica la cosa non cambia.
    Nell’epoca contemporanea, poi, la cosa è ancor più evidente poiché finanza e politica sono un tutt’uno inscindibile grazie al denaro/debito gestito a livello centrale.

  4. La torbidità di questo meccanismo a mio avviso non sta tanto nel fatto di voler pensare cosa si supponga che debba essere pensato ma nella promessa di acquisire un merito verso un collettivo virtuale nel caso in cui si addivenga a determinate convinzioni indotte.
    La mancanza di pensiero autonomo o l’adeguamento ad un presupposto socialmente suggerito sono piú insidiosamente il riflesso di un codice comportamentale da mutuare per annullare la minaccia incombente di alienazione sociale.

  5. IO penso. Ne ho il coraggio. E non sono il solo. Anche TU pensi.
    Io penso, tu pensi, altri pensano.
    E’ sbagliato quel che tu dici, “Nessuno ha più il coraggio di pensare”.
    Ci sono alcuni di noi, che hanno il coraggio di pensare.

  6. Perfetta analisi. Sappiamo che pensare è mpegnativo … richiede prima di tutto silenzio e tantissime altre cose! Non fa per il “gregge”….

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