Aedi del progresso, alfieri del verbo mondialista e “militonti” ancora fermi alla fase tolemaica pensano che l’immigrazione di massa sia un obbligo morale di riparazione dal passato coloniale occidentale. Non capiscono che l’immigrazione di massa come deportazione di massa è la continuazione del passato coloniale, la sua logica prosecuzione sotto mutati sembianti.
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