Diciamolo apertamente e senza perifrasi edulcoranti, procedendo in direzione ostinata e contraria rispetto alla catechesi turbomondialista: solo chi ha un’identità forte può rispettare quelle altrui e dialogare con esse. Tutto il contrario del mondialismo sans frontières: che annichilisce le identità e favorisce un falso multiculturalismo, nei cui spazi reificati le culture non hanno più nulla da dirsi, perché sono state disintegrate sotto il segno della forma merce.
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