Socrate



#pridemilano Il gay pride nulla ha a che fare con la sacrosanta difesa dei diritti degli omosessuali. Con pagliacci sui trampoli e bardati in fucsia e arcobaleno, il  gay pride è un patetico fenomeno di adattamento postmoderno dei costumi al nuovo ordine globalista e post-borghese. Serve a destabilizzare la mentalità dei popoli, a ortopedizzarla in senso post-familiare e iperedonista: per creare gli schiavi ideali, la plebe policroma del totalitarismo glamour del libero mercato. Lo schiavo ideale, scrive Spinoza nel Trattato politico, è colui che agisce per soddisfare il desiderio di un altro come se fosse il proprio. Perché altrimenti i megagruppi multinazionali, ossia quelli che massacrano i lavoratori, finanzierebbero il gay pride? Filantropia? Macché, nuda logica del profitto.


Citazioni

"Sicuri dunque e a testa alta, in qualsiasi luogo ci toccherà di andare, avviamoci con passo intrepido, misuriamo ogni angolo di terra, quale esso sia: entro i confini del mondo non vi può essere esilio di sorta; nulla infatti che si trovi in questo mondo é estraneo all’uomo. Da ogni terra lo sguardo si solleva al cielo sempre ad ugual distanza, tutto ciò che é divino dista sempre del medesimo intervallo da tutto ciò che é umano". (Seneca, “De consolatione”)



(Visualizzazioni 1.254 > oggi 1)