Quando sento politici, anime belle e intellettuali di una “Certa Kual Kultura” che dicono che “i migranti sono necessari”, sento sullo sfondo la voce di circa 500 anni di schiavismo occidentale che tornano a risuonare con prepotenza. Il capitale ha sempre “bisogno” di schiavi a basso prezzo, non scordatelo. Oggi li “accoglie” e li “integra” come “risorse”, con parole civili e garbate, che quasi rendono invisibile la vera sostanza del padronato globale e del suo supersfruttamento del lavoro non retribuito. E vi vuol far credere che i bastardi siete voi che vi opponete a questo traffico abominevole di vite umane, a questo scempio della dignità umana resa merce disponibile alla “libera circolazione”. Insomma, che i bastardi siete voi perché non date il vostro assenso alle nuove forme postmoderne del padronato e dello sfruttamento dell’uomo.
Concordo in pieno e per chi ci indica come razzisti, chiedo do smetterla di essere loro, razzisti con i propri connazionali italiani. In tempo di guerra gli italiani sono stati con gli stessi italiani ed ebrei, ipocriti, infami e voltabandiera. 70 anni dopo siete solo peggiorati, amorevoli con gli stranieri e infami con i vostri stessi connazionali.