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“Ragazzi, non tornate”: ecco cosa scrive Ilvo Diamanti su “Repubblica”.

Che esorta all’espatrio i nostri giovani. Avete ancora dubbi sulla vera natura dell’Erasmus come nuova naja per addestrare i giovani al cosmopolitismo a erranza planetaria e a sradicamento permanente?

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Di admin

7 pensiero su ““Ragazzi, non tornate”: Repubblica esorta all’espatrio i giovani”
  1. È una esortazione grave e pesante.Questa è la conferma all incitazione alla globalizzazione capitalistica.
    Ma dove è finito il senso di patria? Di nazione? Si tribbla la Costituzione si evita che i ragazzi ne prendano coscienza

  2. Caro Fusari, to seguo in tutto, ma non in questo accanimento fondamentalista. L’erasmus è stata l’unica cosa fatta tra le tante che dovevano essere fatte, per iniziare a costruire un’Europa delle genti e dei popoli. Non penso sia una buona idea contrapporre alla supremazia occulta e fuori dal controllo persino di se stessa della globalizzazione delle finanze, la raccomandazioncella delle microsocietà mafiosette-famigliari locali da cui è formata una “patria”, specie una come quella italiana. Il giovane desidera, giustamente, un certo cosmopolitismo “buono”, che non è necessariamente asservimento né sradicamento dalla famiglia e dal proprio popolo, ma apprendimento, cultura, ritorno positivo per sé e la propria famiglia e popolo, e lo desidera proprio per sfuggire alle brutture della propria realtà locale. Io lo desideravo per questo, quando l’erasmus non c’era. Se oggi molti giovani lo desiderano per la “movida” termine che odio, inventato dai media è che fa rima con sballo (e su questo punto ti dò ragione al 100%) ciò non cambia il principio che l’euro-cosmopolitismo come circolazione e fusione di culture e idee sia grandemente positivo. Una società europea fatta da tali cosmopoliti non potrebbe che essere migliore di una sommatoria di “patrie” mafiose, competitive e ostili tra loro.

  3. Rimango sempre molto sorpreso da questi discorsi, e sinceramente mi chiedo se non siano invece frutto di un progetto finalizzato a far rimanere la gente in Italia a pagare tasse e pensioni a beneficio della generazione che l’Italia l’ha smantellata – sopportandone i relativi costi onerosissimi sulla propria pelle. Chi parte lo fa per cercare un futuro migliore, chi rimane all’estero lo fa perchè un presente ed un futuro migliore lo ha trovato. Non sarebbe il caso di ragionare su come rendere l’Italia più attrattiva piuttosto che arzigogolare su chi emigra mettendo in gioco LA PROPRIA PELLE, I PROPRI SOLDI ed A PROPRIO RISCHIO DI FALLIRE e dover tornare in Italia peggio di come si è partiti?

  4. Dimanticavo… l’Erasmus come tutti sanno è un modo per divertirsi e sfangare un po’ di esami (magari quelli più difficili) senza troppe noie concesso ai più abbienti (le borse Erasmus vengono pagate a saldo e non coprono certo tutte le spese, nel caso in cui non lo sapeste). E tutti i miei colleghi, amici e conoscenti che lo hanno fatto tranne un paio sono rimasti in Italia… sono abbienti, hanno quello che necessitano dalla famiglia, il lavoro mal retribuito e male inquadrato qualcosa fa entrare, la pensione ce l’avranno chiaramente anche privata, l’assicurazione sanitaria ce l’hanno, che gli importa di prendersi rogne e responsabilità ad emigrare. Il problema (doppio, dover emigrare per vivere decentemente e sentirsi pure i commenti dell’ “intellettuale” di turno) è di noi persone normali che non riceviamo case, soldi, spesa, macchina, vacanze pagate, matrimonio pagato, servizio babysitting dai genitori. La realtà è questa, se volete vederla ovviamente.

  5. Ma cosa cavolo stai dicendo?? Vivo in UK, fuori dal mio Paese da più di tre anni. Me ne sono dovuto letteralmente scappare dopo aver resistito 6 anni ad accontentini per non diventare un trentenne precario e cominciare a costruirmi una carriera nella sanità. Ma sono italiano e lo sarò fino alla fine dei miei giorni. Li ho la mia famiglia, i miei amori, i miei amici. Non è stato facile lasciarli, credimi! Quindi non provare a giudicare cose che non hai provato su pelle!

  6. Quanto ti capisco… siamo in tanti ad avere le stesse storie e le stesse ferite nell’anima, esacerbate dal dover lasciare una meraviglia quale è l’Italia per andare a vivere in un ce sso di paese con un ce sso di gente ed un ce sso di politicume che si sta svendendo tutto ridendo in faccia ai suoi cittadini ed agli immigrati (comunitari ed extracomunitari, ma se paghi e porti soldoni ah beh, allora porte spalancate) come sta accadendo in UK… dove però si lavora, si impara, e si guadagna, cavolo se si guadagna. Ma siamo e saremo sempre italiani, lo saranno le nostre famiglie, lo saranno i nostri figli, il nostro cuore è in Italia, le nostre vacanze sono in Italia, quanto di più bello abbiamo vissuto negli anni più spensierati della nostra vita è in Italia e mai nessuno potrà togliercelo.

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Diego Fusaro